Busta paga più bassa? Non allarmarti troppo, un motivo c’è

Proprio in questo periodo, ogni anno, viene effettuata un’operazione che potrebbe abbassare lo stipendio dei dipendenti.

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Calcolatrice (Adobe) – Bonificobancario.it

L’inizio del nuovo anno, come sappiamo bene, ha portato con sé una brutta notizia per gli automobilisti. In effetti, sono stati annunciati gli aumenti dei pedaggi e anche l’abolizione del taglio delle accise.

Una decisione, quest’ultima, che Giorgia Meloni ha argomentato recentemente in maniera chiara, affermando che l’obiettivo è quello di dare maggiore priorità agli stipendi e alle tasse sul lavoro.

Fatto sta che, per l’appunto, la condizione di molti cittadini italiani non è sicuramente delle migliori, anche per coloro che un’occupazione ce l’hanno. E, per la verità, l’ultima busta paga, peraltro, potrebbe lasciare un po’ di amaro in bocca.

Vediamo, allora, nelle prossime righe di che cosa si tratta esattamente questa cattiva notizia. Anche se, a dire la verità, non c’è nulla di strano in tutto questo, poiché è qualcosa che viene effettuato, di regola, alla fine dell’anno vecchio.

Anche se, di certo, non può mai far piacere. In particolare, ci stiamo riferendo al fatto che la busta paga che viene rilasciata a gennaio sarà caratterizzata dalle cosiddette trattenute Irpef effettuate da parte del datore di lavoro.

Il conguaglio Irpef

Nella fattispecie, ci stiamo riferendo al conguaglio Irpef che può essere calcolato proprio soltanto in questo periodo quando si ha in mano, per l’appunto, ogni dato attitente alle retribuzioni di dodici mensilità.

C’è da precisare, però, che il datore di lavoro, su ogni busta paga realizza queste trattenute che sono soltanto un pronostico di quello che un dipendente andrà a guadagnare nel corso dell’anno.

Infatti, durante i mesi, potrebbero invece avvenire dei leggeri aumenti di stipendio come, per esempio, dovuti a dei premi di produzione. Proprio per questo motivo, alla fine dell’anno, è necessario fare il già menzionato conguaglio.

Infatti, il datore di lavoro dovrà, per l’appunto, confrontare le cifre versate. A quel punto ci potrebbero essere delle trattenute o persino anche dei rimborsi. Tutto dipende, quindi, dal risultato di tale rapporto.

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Infine, bisogna tenere presente che questa operazione si può fare entro e non oltre il prossimo marzo 2023.

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