Meloni sul caro benzina: “Non è aumentata”, e mostra i numeri

Caro benzina, Meloni accusa la stampa di aver taciuto quando il prezzo medio era più alto negli anni passati

Foto Bonificobancario.it

Il tema del prezzo del carburante continua a far discutere. In modo particolare dal 1 gennaio scorso, ossia da quando per decisione del governo – nella nuova Legge di Bilancio entrata in vigore quel giorno – non è stato rinnovato il taglio delle accise.

Schiacciati da oltre un anno nella morsa dell’inflazione, e ancor di più da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina, il nuovo aumento sta mettendo ancora di più a dura prova gli italiani. Ciò avviene mentre la situazione sociale è esplosiva: disoccupazione, precarietà e stipendi da fame.

Meloni, caro benzina: “Dov’era la stampa prima?”

Il premier Giorgia Meloni, in un video pubblicato sui propri canali social, è intervenuta sulla questione. Ha sciorinato i numeri per dimostrare che il prezzo della benzina è sì alto, ma non come in passato. Il capo del governo sembra voglia soprattutto sottolineare che precedentemente stampa e pubblica opinione non avesse questo accanimento come oggi.

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Dice infatti che da settimane sente parlare “sistematicamente in televisione, da opinionisti anche rispettabili, che il prezzo della benzina in Italia è sarebbe intorno ai 2,50 euro” al litro. Rivendica il monitoraggio del prezzo e dice che la scorsa settimana il prezzo medio era di 1,812 euro al litro.

Guardando ai mesi passati, Meloni elenca di come fosse più alta rispetto al dato a noi più vicino. Il 30 maggio 2022 il prezzo medio della benzina era di 1,885 euro, dunque più alto rispetto alla settimana scorsa. 2,73 euro è stato segnato alla fine di giugno mentre il 18 luglio era a 2,899.

Va anche più indietro nel tempo: “dov’era la stampa, la comunicazione,” quando il prezzo era più alto di oggi, si chiede. Quando a Palazzo Chigi c’era Mario Monti, marzo 2012, il prezzo medio era 1,800, così come nei due anni seguenti con ancora l’ex professore della Bocconi al governo e Matteo Renzi.

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Nei commenti molti comunque ricordano che è stato il suo governo a eliminare recentemente il taglio delle accise e a causare il nuovo rincaro. Secondo le recenti rilevazioni del Codacons, in autostrada il prezzo supera spesso i 2 euro al litro.

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