Truffa online della console: sanno chi è, ma è sparito

Quando si parla di truffe online i dati sono preoccupanti: un aumento dei casi del 20% nel 2023 e danni per 48 miliardi di dollari nel mondo.

Truffa online console Nintendo pagata non consegnata arrestato pugliese
(Adobe – bonificobancario.it)

L’ennesimo caso di truffa online si è concluso con l’arresto di un truffatore pugliese. La vittima è un acquirente di Como, che nel 2019 aveva acquistato una console Nintendo sulla piattaforma Kijiji al prezzo di 170 euro. Il problema è che la console non è mai stata consegnata, nonostante il comasco avesse portato a termine il pagamento secondo le modalità fornite dal venditore, verso una PostePay di suo possesso.

Ma nella giornata del 20 gennaio il venditore truffaldino (Eduardo Danilo Chiaromonte, 29 anni, di Bisceglie) è stato condannato a 6 mesi di reclusione per truffa, un mese in più rispetto a quanto proposto dal pubblico ministero d’udienza. L’iter della truffa è stato semplice: il venditore ha pubblicato un annuncio di vendita sulla piattaforma online. L’acquirente si è detto interessato a concludere l’acquisto e ha versato la cifra dovuta.

Truffe online: quali sono le tipologie di frode più diffuse?

Ma poi la consegna della console Nintendo non è mai avvenuta. Per questa ragione l’acquirente è andato a denunciare la truffa online, che ha portato all’arresto del ventinovenne pugliese. I dati riguardanti le truffe online, in questo senso, sono sempre più preoccupanti. Le forme di frode virtuale più diffuse sono phishing, fake shop e e-skimming.

Nel primo caso si fa riferimento a email o messaggi che hanno lo scopo di estorcere denaro o dati sensibili agli utenti I truffatori si impossessano di loghi e nomi di brand o enti conosciuti al fine di convincere le vittime, per poi avere accesso ai loro dati virtuali tramite link o virus.

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Il fake shop è invece la compra-vendita falsa di oggetti ed è proprio quanto è successo all’acquirente di Como. L’e-skimming, infine, è la pratica con cui i truffatori mirano a clonare le carte di debito o di credito degli acquirenti online. Al fine di estorcere denaro alle vittime. Tali truffe avvengono solitamente tramite email o annunci sui social media: i dati parlano di un aumento del 20% rispetto allo scorso anno e di danni per 48 miliardi di dollari nel mondo.

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