Nuovo allarme benzina: perché i carburanti potrebbero costeranno di più

Rincari benzina, aumenteranno i prezzi per fare rifornimento ai pompa: perché questo effetto diretto per via della guerra in corso

Benzina
Adobe – Bonificobancario.it

Assoutenti ricorda che da domenica 5 febbraio scatteranno nuovi aumenti per i carburanti. Un’ulteriore batosta che arriva mentre l’inflazione continua ad attanagliare gli italiani.

A gennaio l’aumento dei prezzi è rallentano ma ciò non significa che pagheremo meno i prodotti della nostra spesa. Ma perché per i carburanti c’è questa brutta notizia?

Benzina, stop dalla Russia

Scatta l’embargo deciso dall’Ue sui prodotti raffinati russi. La conseguenza è chiara: prezzi aumentati alla pompa e per la lavorazione dei prodotti. “Verrà meno un milione di barili al giorno provenienti dalla Russia, spingendo i vari Paesi a rifornirsi di benzina e gasolio presso altri Stati come Cina e Stati Uniti”, dice Assoutenti.

LEGGI ANCHE: Cosa devi sapere per avere il Bonus Benzina 2023

Maggiori dunque saranno i costi del trasporto e di certo le speculazioni con la corsa per accaparramenti dei prezzi più convenienti.

Furio Truzzi, il presidente dell’associazione, ricorda che su alcune tratte autostradali il gasolio costa anche più di 2,5 euro al litro in modalità servito e l’ulteriore aumento potrà avere davvero effetti devastanti.

La stessa organizzazione ha anche realizzato uno studio mettendo a confronto i dati del 2012 con quelli del 2022. È emerso che il settore de carburanti ha fruttato in Italia nell’anno da poco trascorso 9,4 miliardi di euro solo a titolo di extra-profitti.

La quotazione media del secondo semestre del 2012 era pari a 109,85 dollari al barile. Nella seconda metà del 2022 era scesa a 94,65 dollari. Nello stesso periodo il cambio euro/dollaro è passato da una media di 1,32 a una media di 1,04. Ciò significa che in euro un barile di petrolio è aumentato in 10 anni del +9,4%.

+23,4% invece è il prezzo medio alla pompa per la benzina (da 0,757 a 0,934 euro/litro) e del +38% per il gasolio (da 0,800 a 1,104 euro/litro), senza considerare tasse ed accise. Nello stesso arco temporale +38% per il gasolio (da 0,800 a 1,104 euro/litro).

LEGGI ANCHE: Lavora con Anas a tempo indeterminato: ecco il bando

Altri dati dicono che sono stati spese 10.384 miliardi di litri di benzina e 28.526 miliardi di litri di diesel nel 2022. Soldi che sono andati alle compagnie petrolifere, agli intermediari e ai distributori. Assoutenti fa sapere che questi Extra-profitti saranno vagliati dall’Antitrust, Mister Prezzi e del Ministro delle Imprese Adolfo Urso ai quali lo studio è stato girato.

Impostazioni privacy