Superbonus, il Governo ha deciso sulla proroga

Il Superbonus 110% per l’adeguamento energetico di case e condomini ha subito diverse modifiche in fase di manovra di bilancio: ecco la decisione sulla proroga.

Superbonus 110 niente proroga scadenza marzo 2023
(Adobe – bonificobancario.it)

Il Superbonus 110% è una misura introdotta per la prima volta dal Movimento 5 Stelle con lo scopo di incentivare l’adeguamento energetico delle case dei condomini. Inizialmente tale misura ha previsto un finanziamento totale dei lavori di adeguamento termico, tramite l’installazione di caldaie di ultima generazione, pannelli solari e cappotto termico attorno agli edifici.

Nel corso dei mesi in molti hanno beneficiato di questo finanziamento ma, a un certo, punto le cose sono andate in stallo. Fino a quando il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni non ha rimesso le mani sul Superbonus, introducendo alcune modifiche. Da un finanziamento del 110% si è scesi a uno del 90%. Inoltre sono stati introdotti dei limiti temporali da rispettare per poter rientrare nella lista dei beneficiari.

Niente proroga per il Superbonus 110%, ora diventato Superbonus 90%

In particolare, il Superbonus 110% per villette e case unifamiliari potrà essere sfruttato fino al 31 marzo 2023. A patto, però, che almeno il 30% dei lavori sia stato asseverato (quindi effettuato) entro fine settembre 2022. E se alcuni si chiedevano se il governo avrebbe prorogato la scadenza di fine marzo portandola al 30 giugno 2023, ora la risposta ufficiale è finalmente arrivata.

Il governo ha deciso sul Superbonus e non è prevista alcuna proroga! Con l’ultimo assetto normativo del Decreto Aiuti, infatti, la misura del Superbonus è scesa dal 110% al 90%. E, in mancanza del parere favorevole del governo, un ulteriore emendamento in materia non sarà messo ai voti.

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Prorogare la scadenza al 30 giugno avrebbe comportato un costo piuttosto elevato sulle casse dello Stato. Ed è questa la ragione principale per cui non saranno previste ulteriori proroghe. Ad oggi le pratiche riguardanti il Superbonus 110% bloccate sono numerosissime.

Altrettante sono le cause intentate ai danni delle aziende edilizie da parte dei cittadini, preoccupati di perdere i propri benefici fiscali in materia di Superbonus e di dover rimborsare eventuali crediti all’Agenzia delle Entrate qualora il fisco riscontri problemi di adeguamento energetico degli immobili. Secondo i dati Enea, si parla di cifre comprese tra i 5 e i 15 miliardi di euro di buco per 30mila cantieri e circa 25mila aziende, di cui quali la metà rischia il fallimento.

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