TRUFFA Poste Italiane | Una donna perde 80mila euro

Nuova truffa in atto che causa un versamento di 80.000 euro da parte di una donna raggirata con il nuovo sistema

Truffa vocale, il caso (Pixabay) – Bonificobancario.it

Imalfattori cercano sempre di inventarne una nuova per raggirare persone che, magari, sanno che vivono da sole e non sono più giovanissime e abituate al tram tram quotidiano dello stile di vita del secolo in cui si vive. E’ nato, così un nuovo sistema per raggirare le persone in modo tale da farsi inviare soldi online.

Stavolta si tratta di una via combinata tra il phishing e la truffa telefonica. Infatti, in Emilia Romagna, precisamente nei pressi di Parma, una donna ha ricevuto dapprima dei messaggi vocali telefonici e poi è stata contattata sempre via telefono dal malfattore. L’oggerto delle comunicazioni fuorvianti era una presunta manovra sul conto di cui i falsi operatori di Poste Italiane davano notizia alla donna vittima poi della truffa.

Truffata una donna con l’utilizzo del nome di Poste Italiane

Infatti, la persuasione dell’uomo al telefono, che si è spacciato per operatore di Poste Italiane, ha convinto la donna ad effettuare due bonifici da 80.000 euro in totale. Successivamente la donna si è insospettita ed ha pensato di denunciare l’accaduto. La donna così si reca presso gli uffici della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Parma per denunciare l’accaduto.

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Scopre, così, di essere stata truffata. Attraverso le operazioni immediate gli agenti riescono a bloccare 50.000 euro degli 80.000 versati dalla vittima de raggiro. Il lacvoro congiunto del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Emilia Romagna e dal Servizio Polizia Postale ha permesso poi di individuare i conti dove sono finiti i soldi della donna e segnalati alla procura della Repubblica per i dovuti accertamenti del caso.

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Truffe telefoniche o attraverso messaggi via email o sms che continuano a mietere vittime nonostante le campagne informative e le innumerevoli notizie di vittime coivolte nell’ennesimo raggiro. Occorre ricordare che per ogni richiesta di pagamento telefonica è necessario fermarsi e verificare la veridicità della fonte.

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