Bonus casa, le condizioni del conto: cosa sapere

Bonus casa con spese effettuate da una contabilità intestata ai due coniugi: qual è il funzionamento e chi potrà godere degli sconti

Bonus casa
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Per usufruire delle agevolazioni del Bonus casa come i cosiddetti, Superbonus, Ecobonus, Bonus facciate e provvedimenti simili, è necessario, è necessario essere in possesso di determinate caratteristiche.

I costi sostenuti, ad esempio, devono risultare effettuati da bonifico parlante. Vediamo in particolare quali devono essere le caratteristiche del conto. Una domanda che possiamo porci è, cosa succede se è cointestato?

Può infatti accadere che l’immobile oggetto dei lavori non è in comproprietà tra i due intestatari del conto. Dunque in questo caso, secondo la legge, chi ha sostenuto le spese e può beneficiare delle agevolazioni?

Bonus casa, chi sono i beneficiari

Innanzitutto dobbiamo ricordare che possono beneficiare delle agevolazioni non solo i proprietari degli immobili interessati, ma anche chi è titolare di un diritto reale di godimento come usufrutto, uso, abitazione, superficie, un inquilino o comodatario. Rientrano nell’elenco anche gli imprenditori individuali, i soci delle società semplici, in accomandita semplice e le imprese familiari.

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Se intestatari dei bonifici e delle fatture, la legge prevede che la detrazione spetta anche ai seguenti beneficiari: il familiare convivente del proprietario dell’immobile (entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) e parte dell’unione civile, il coniuge separato assegnatario della casa intestata all’ex partner e infine il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile.

Conto cointestato, come funziona l’agevolazione

Per quanto riguarda la questione del conto cointestato, i Bonus casa possono essere richiesi solo da chi sostiene le spese e possiede l’immobile in questione. Si prendono dunque in considerazioni le informazioni risultanti dal bonifico parlante quindi la causale, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva di chi esegue i lavori. Per l’ottenimento della detrazione fiscale, due elementi sono fondamentali: l’intestazione della fattura di spesa e i dati del bonifico parlante.

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Se il documento è intestato solo ad uno dei due coniugi e il conto da quale avviene l’operazione è cointestato, potrà usufruire del beneficio solo chi sulle carte ha effettuato le spese. All’altro coniuge, nonostante sia intestatario, sarà preclusa la possibilità. L’unico modo in cui entrambi avrebbero potuto ottenere l’agevolazione e se all’atto di compilazione del bonifico fossero stati indicati anche i dati dell’altro.

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