Colloquio di lavoro: l’abito fa la differenza. Consigli per un giusto outfit

Ad un colloquio di lavoro l’abbigliamento è la prima cosa ad essere notata. I dettagli del nostro outfit possono fare la differenza. Ecco dei brevi consigli per colpire nel segno.

Outfit
Outfit (foto da Pixabay)

La prima impressione è sempre quella giusta. A quanto pare l’abito può fare il monaco.

Si tratta di un atteggiamento istintivo e involontario quello di far caso all’abbigliamento di chi ci si presenta. Ad un colloquio di lavoro la scelta dell’outfit andrà a rivelare il nostro punto di partenza e dove vogliamo arrivare, le nostre ambizioni.

Scrivere il CV è importante ed è già una bella impresa, non sarebbe male metterci accanto anche una bella lettera di presentazione, ma quando poi grazie ai nostri sforzi riusciamo ad avere un colloquio come ci presentiamo? Il colloquio è l’occasione, l’unica occasione, di presentare noi stessi. Abbiamo una sola freccia al nostro arco e se non è appuntita nel modo giusto rischiamo di avvicinarci al centro e cadere prima di colpire nel segno.

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Ecco alcune regole per un giusto outfit

Scelta dell'abito giusto
Abiti (foto da Pixabay)

Mandare tutto all’aria perché non ci presentiamo nel modo migliore è un attimo.

Ecco alcune regole di base che possono aiutarvi a scegliere cosa indossare in diverse occasioni:

  • In ambiti finanziari, legali o simili è bene seguire una linea classica, come ad esempio giacca e camicia. Per gli uomini è consigliabile un completo scuro su camicia a tinta unita. Se l’ambiente la prevede, da non temere l’aggiunta della cravatta, la cui punta dovrebbe distanziarsi di circa 1 cm dalla cintura. Ricordate, un uomo in un bel completo con una cravatta lascia intendere molto di più rispetto a un uomo in un bel completo e basta. Per la donna sono valide opzioni sia i pantaloni che la gonna, che non dovrebbe mai superare il ginocchio, in entrambi i casi mai sottovalutare il potere delle scarpe. Se vi sentite abbastanza audaci valutate sempre la possibilità di un po’ di tacco.
  • Nei posti di lavoro che non prevedono contatti con la clientela spesso è preferibile avere un abbigliamento casual, che denota la vostra propensione al lavoro attivo. Polo, maglioncini, anche camicie se volete ma preferibilmente su scarpe comode.
  • Per chi invece è in cerca di un lavoro creativo ovviamente la creatività dovrebbe essere all’ordine del giorno. Anche nel giorno del colloquio. Va bene vestirsi come fate sempre perché volete mostrare chi siete senza filtri, ma anche chi vi sta valutando ha la sua creatività e potrebbe essere, a primo impatto, in contrasto con la vostra. Quindi cercate di rimanere sul generico. Jeans e magliette legate al trend del momento potrebbero risultare una scelta vincente.

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Ultimo consiglio

I colori classici sono sempre la miglior scelta, nero, bianco, grigio. Non è vietato osare un po’ verso colori tenui, un rosa pallido o un giallo chiaro, ma bisogna sempre fare attenzione agli accostamenti. Se il vostro abbigliamento risulta stonante o terribilmente eccentrico rischiate che l’attenzione del vostro esaminatore venga catturata più sul vostro modo di vestire che dalle vostre competenze.

Ricordatevi sempre, prima di scegliere cosa indossare, di provare a intuire chi sarà a giudicarvi dall’altra parte della scrivania. Mettersi nei suoi panni aiuta a mettervi nei vostri.

Sarà poi la vostra creatività e la serietà dei vostri obiettivi a dare ad ognuno di essi un tocco di originalità.

Siate voi stessi nei panni degli altri e in bocca al lupo!

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