Problemi a trovare lavoro? Ecco il perché

Molte persone in cerca di lavoro inviano le candidature tramite portali e siti web, ma sempre più difficilmente ricevono almeno una risposta. Un report dell’Università di Harvard ne svela il motivo.

Quesiti
Quesiti (foto da Pixabay)

Chi è in cerca di un lavoro impiega giornate intere a inviare dal proprio pc curriculum e lettere di presentazione. Si passano ore davanti allo schermo a cercare e scartabellare annunci e proposte che possano rientrare nelle proprie competenze.

Dopo mesi di ricerche quello che ci si aspetterebbe sarebbe di ricevere almeno una risposta, ma questo non avviene quasi mai.

Viene spontaneo farsi una domanda: che fine fanno le candidature?

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Harvard spiega a cosa potremmo attribuire questa grossa carenza nel sistema di ricerca del personale.

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L’intelligenza artificiale sta arrecando danni

Intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale (foto da Pixabay)

A quanto riportato dallo studio fatto sembra che il problema sia nel metodo di preselezione dei sistemi informatici. Infatti, soprattutto per le grandi aziende, risulta complicato esaminare le molte candidature che arrivano ogni giorno e per questo arriva in aiuto l’intelligenza artificiale (IA). Esistono quindi dei software che fanno una profonda scrematura delle candidature ma, trattandosi appunto di software, il tutto sembra che avvenga senza una vera e propria accortezza per i dettagli più importanti.

Infatti il report dell’Università di Harvard ha rivelato che secondo molti dirigenti di aziende i due software più usati per il filtraggio di candidati, l’ATS (Applicant Tracking System, sistema di tracciamento candidati) e l’RMS (Recruiting Managing System, sistema di gestione delle assunzioni), lasciano indietro ottimi elementi per le aziende.

Si entra così in un circolo vizioso nel quale le aziende si lamentano di non riuscire a trovare personale qualificato e i lavoratori non riescono a trovare aziende che capiscano il loro potenziale.

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Ѐ chiaro che deve avvenire un cambiamento che probabilmente si deve ricercare su due fronti. Le aziende dovrebbero specificare meglio la qualifica che stanno cercando utilizzando pochi dettagli, anche se forse un po’ più generali, mentre i sistemi informatici dovrebbero essere migliorati nel preferire le competenze più adatte.

Certo è che se la prima selezione di candidati deve per forza essere fatta da un’intelligenza artificiale sarebbe bene fare in modo che i candidati che hanno delle buone competenze riescano comunque ad arrivare alla seconda selezione. Quella umana.

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