Bonus per genitori divorziati, di cosa si tratta e a quanto ammonta: la proposta della Lega

La Lega avrebbe spinto nuovamente per l’introduzione del cosiddetto Bonus per genitori divorziati mentre il M5S sul cashback.

Tribunale
(Getty Images)

Il Movimento 5 Stelle voleva la reintroduzione del cashback, la Lega il cosiddetto bonus divorzio. Due emendamenti che, però, nella giornata di ieri sarebbero stati cestinati dalla Commissione in Senato, ma che ora riappaiono nel testo finale della riforma sul Fisco.

Quanto alla proposta pentastellata si ricorda la sua operatività sino a metà di quest’anno. Quanto a quella della Lega si sottolinea come in più occasioni sia stata richiesta la sua introduzione. Ma di cosa si tratta? Cos’è il bonus divorzio?

Bonus per genitori divorziati, la Lega torna ad insistere: di cosa si tratta

Carta di credito
(Yakobchuk Olena – Adobe Stock)

Il bonus per genitori divorziati, altro non sarebbe che la creazione di un fondo atto a tutelare quei coniugi separati che devono corrispondere mensilmente un assegno di mantenimento. In sintesi servirebbe a garantire la costante erogazione, fino ad un massimo di 800€.

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La Lega, riporta Sky Tg24, ne avrebbe chiesto l’introduzione attraverso un emendamento, purtroppo per il Carroccio bocciato in prima istanza dalla Commissione Finanze del Senato. Tuttavia, adesso, sarebbe riapparso nel testo finale. La motivazione della sua esclusione era stata indicata come un’assenza di fondi da cui reperire il plafond. E forse proprio per tale ragione, anche se tornato in careggiata, l’emendamento in battuta finale sarà scartato.

Il Mef, riferisce Sky Tg24, ha specificato come non sia possibile optare per strade come queste che richiedono spese eccessivamente onerose. Purtroppo sia la proposta della Lega che quella del Movimento 5 Stelle richiederebbe un dispendio immane di capitale. Impossibile, quindi, che possano trovare uno sbocco.

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In relazione al Cashback si sarebbe espresso direttamente il Ministro Daniele Franco il quale avrebbe riferito come, anche dopo lo stop alla misura, gli italiani avrebbero continuato a preferire i pagamenti elettronici e tracciabili, fine ultimo dello stesso cashback. Non provvedendo al suo rifinanziamento, l’Esecutivo è riuscito a recuperare delle risorse.

Nei primi 6 mesi del 2021, i pagamenti Pos sono aumentati del 28% – ha riferito il Ministro stando a quanto riporta Sky Tg24- In estate, quando il cashback non era più operante, le percentuali sono rimaste più o meno invariate“.

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