Cashback di Stato, dov’è finito? Tutte le notizie in merito (e le novità in arrivo!)

Se ti stai chiedendo che fine abbia fatto il Cashback di Stato, stai per scoprire tutto ciò che c’è da sapere in merito. Sono previste delle novità. 

cashback stato novità 2022
(Pixabay)

Da quando è iniziato il 2022, molti italiani si stanno ponendo la stessa domanda: che fine ha fatto il Cashback di Stato?

Per buona parte del 2021, il Cashback ha premiato molti cittadini. Ha regalato delle gioie a chi ha scelto di fare acquisti nei negozi utilizzando per pagare carte di credito, bancomat e app.
La novità dello Stato si è presa una pausa di 6 mesi con la promessa di riavviare il progetto a gennaio 2022. Però, com’è possibile intuire, i patti non sono stati rispettati. Scopriamo cos’è successo.

La verità è che è stato prima sospeso e poi, infine, cancellato. L’esecutivo, che vede alla guida il premier Mario Draghi, ha scelto di abolire il Cashback, ovvero il rientro del 10% della cifra spesa negli acquisti.

Cos’è successo al Cashback di Stato: i motivi per cui Mario Draghi ha cancellato l’iniziativa e le novità previste in sostituzione

cashback stato novità 2022
(Pixabay)

Un documento del Ministero dell’Economia asserisce che questo servizio ha contribuito ad incentivare l’uso di pagamenti elettronici e a rafforzare la digitalizzazione del Paese, ma non ha ottenuto gli effetti sperati e non ha portato significative differenze per quanto riguarda il contrasto dell’evasione fiscale.

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Oltre all’inefficacia registrata, i costi registrati, pari a 4,7miliardi, sono superiori a quanto si sarebbe potuto recuperare in termini di gettito evaso.
I dati calcolati fanno riferimento al valore e al numero delle transazioni: il 57% appartiene ai settori ad alta evasione, il 43% a quelli a bassa evasione. Il Cashback risulterebbe molto oneroso anche qualora gli incentivi fossero mirati ai settori ad alta evasione.

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E’ per questo motivo che la Legge di Bilancio ha fermato il progetto il 31 dicembre 2021.
Ne deriva, in ogni caso, un aumento della digitalizzazione.

Arriva il Bonus Bancomat al posto del Cashback

Al posto del Cashback, il governo Draghi ha istituito il Bonus Bancomat, rivolto però solamente agli esercenti e ai professionisti. Prima di tutto, viene messo a disposizione dei titolari di Partita Iva l’acquisto (o noleggio) del Pos collegato al registratore di cassa e verranno azzerate le commissioni con un rimborso fino a 160€.
Un importo che può arrivare a 360€ viene messo a disposizione, invece, per l’acquisto di strumenti elettronici più evoluti che invino i dati direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Queste due agevolazioni possono anche essere sommate tra loro fino ad un importo massimo di 480€ per singolo beneficiario.
La cifra del rimborso viene calcolata in base ai ricavi:

  • tra 1 e 5 milioni di euro di ricavi è previsto il 10% di rimborso speso per i dispositivi elettronici;
  • tra 200 mila e 1 milione di euro invece il rimborso sarà del 40%
  • per un ricavo sotto i 200 mila euro siamo sul rimborso del 70% dell’importo speso.

Per ottenere questo Bonus, l’esercente deve consegnare al proprio commercialista la documentazione che attesti l’acquisto o il noleggio dei sistemi di pagamento elettronici.

 

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