Lavoratori del settore turismo a rischio: lanciato l’allarme

A causa della mancata proroga della cassaintegrazione Covid, numerosi lavoratori del settore turismo hanno dovuto licenziare dipendenti: l’allarme della Confesercenti.

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(ming dai – Pixabay)

Il settore del turismo è di certo uno di quelli più colpiti dalla pandemia da Covid. Sin dall’inizio, infatti, la prima attività a subire uno stop fu quella degli spostamenti. Durante il lockdown non ci si poteva che muovere per motivi di urgenza, cosa che i viaggi di piacere appunto non sono. Ed è così che per oltre un anno il turismo ha subito una battuta di arresto, iniziando a vedere piccoli spiragli solo nel periodo estivo.

Albergatori, Tour operator, hanno provato a tenere duro e se sono riusciti a farcela è stato grazie ai loro sforzi e a qualche incentivo da parte del Governo, come ad esempio la cassaintegrazione che gli ha consentito di non lasciare senza lavoro i propri dipendenti. Ma adesso che la misura non è stata prorogata e la crisi non è terminata, cosa accadrà a tutti questi lavoratori? L’allarme di Confesercenti.

Mancata proroga Cig, a rischio lavoratori del comparto turismo: l’allarme di Confesercenti

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Nel Decreto Sostegni Ter, riporta AdnKronos, nessuna proroga sarebbe stata disposta in favore della cassaintegrazione ed i licenziamenti all’interno del comparto turismo sono ripartiti.

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“I licenziamenti sono già partiti. Nei primi 20 giorni del nuovo anno siamo venuti a conoscenza diretta di oltre 300 casi di dipendenti degli alberghi italiani licenziati“. Queste le parole di Nicola Scolamacchia, vice presidente di Assohotel Confesercenti. Il vicario dell’Associazione avrebbe spiegato che le imprese alberghiere hanno provato in ogni modo a scongiurare tale eventualità, purtroppo però il Governo non gli sarebbe venuto incontro. Soprattutto, perché, misure come la cassaintegrazione Covid non sarebbero state rinnovate. Per non parlare del fatto che, ha proseguito Scolamacchia stando a quanto riferisce AdnKronos, gli ammortizzatori sociali non sono sufficienti per cercare di mitigare la crisi che per l’ennesima volta sta colpendo questo comparto.

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Purtroppo gli albergatori, ha chiosato il vicepresidente di Assohotel Confesercenti, si sono dovuti trovare a fare i conti nuovamente con banche e scarse prenotazioni. Il che li ha costretti ad effettuare, loro malgrado, tagli sul personale.

A fare da eco alle sue parole, la presidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo che ai microfoni di AdnKronos ha sottolineato come purtroppo i licenziamenti proseguiranno. Fino al 31 dicembre numerose strutture hanno usufruito della cig, ma adesso che la misura non è stata rinnovata le aziende dovranno far fronte al problema senza alcun tipo di supporto.

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