Mef, entrate tributarie erariali nel 2021: crescita di 48.4 miliardi di euro

Secondo il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze), le entrate tributarie erariali nel 2021 hanno fatto registrare una crescita rispetto all’anno precedente.

Mef entrate tributarie crescita 2021
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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito un’analisi delle entrate nelle casse dello Stato durante il 2021. Secondo il rapporto del Dicastero, le entrate tributarie erariali sono state pari a 496.094 milioni di euro con una crescita rispetto all’anno precedente di 48.497 milioni di euro, ossia il 10,8% in più. Per quanto riguarda l’Iva si è registrato un aumento consistente rispetto all’anno precedente, dovuto per lo più alla proroga dei versamenti nel 2020 per via della pandemia.

Mef, salgono le entrate del Fisco: nel 2021 crescita di 48.497 milioni di euro

Mef entrate tributarie crescita 2021
(loufre – Pixabay)

Salgono le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica. Nello specifico, nel 2021 queste entrate, secondo quanto riporta una nota del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze), sarebbero state pari a 496.094 milioni di euro con un incremento rispetto al 2020 di 48.497 milioni di euro, corrispondente al 10,8% in più. Questa crescita, specifica il ministero, è dovuta in parte ad un miglioramento economico, ma soprattutto per effetto del rinvio dei versamenti nel 2020 stabilito per via della pandemia che ha colpito pesantemente l’economia del nostro Paese.

Secondo il rapporto, lo scorso anno sono salite le imposte dirette che si sono attestate a 269.806 milioni di euro, ossia 16.848 milioni in più rispetto al 2020 (+6,7%). Crescita anche per il gettito dell’IRPEF che è stato pari a 198.203 milioni di euro con un incremento pari a 10.679 milioni di euro (+5,7%).

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Andamento in crescita anche per quanto riguarda le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato: 7.266 milioni di euro in più incassati (+9,4%) rispetto all’anno precedente. Fattore che ha pesato su tale circostanza, evidenzia il Mef, la proroga di cui hanno potuto usufruire i sostituti d’imposta da marzo dello scorso anno stabilita dal Decreto ristori. Prendendo in esame le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico e quelle sui redditi dei lavoratori autonomi si registrano incrementi rispettivamente dell’1,7%, pari a 1.329 milioni di euro, e del 10,4%, pari a 1.119 milioni di euro.

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In controtendenza l’Ires che, per via dell’andamento negativo dei versamenti in acconto (-5,2%) e a saldo (-7,2%), è scesa di 1.917 milioni di euro (- 5,7%).

Le imposte indirette sono salite, invece, a 226.287 milioni di euro: 31.648 milioni di euro rispetto al 2020 (+16,3%). Una crescita dovuta all’aumento dell’Iva, che ha portato ad un’entrata di 23.928 milioni di euro in più, alla componente di prelievo sugli scambi interni e sulle importazioni, cresciute rispettivamente di 18.582 milioni di euro (+16,3%) e 5.346 milioni di euro (+53,2%).

Infine, segnala il Mef, le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo sono scese a 8.587 milioni, ossia 264 milioni di euro in meno (-3,0%) rispetto al 2020.

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