Bitcon per pagare i tributi locali: la proposta di un sindaco

Bitcon per pagare i tributi locali: la criptovaluta fa discutere ma qualcuno è molto interessato e vorrebbe utilizzarla

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Foto Pixabay

Le criptovalute stanno prendendo sempre più piede. Mentre per molti si tratta ancora di una materia sconosciuta o che comunque si rivela ostica quando si tenta un approccio, gli Stati Uniti, dove tutto è nato, sono all’avanguardia.

E non potevano non essere gli States il luogo ideale per le novità in ambito economico e finanziario che si diffondono poi in tutto il mondo.

Alcuni Stati a stelle e strisce sono avanti rispetto ad altri nella nuova forma di moneta, invisibile quando ancra poco capita. Se a New York e nel cuore della finanza mondiale si parla di Bicton già da molto, anche in altre realtà l’argomento è alla portata di mano.

In Texas, ad esempio, precisamente nella capitale Austin, il sindaco Steve Adler ha intenzione di avviare un processo che si può definire rivoluzionario dacendo della città uno dei centri più importanti di criptovaluti, Bitcoin e Web3, con i primi in particolare da usare per pagare le tasse locali.

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Bitcoin per le tasse locali, è possibile?

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Il sindaco di Austin Steve Adler (foto Facebook)

Mentre in alcuni casi l’argomento è ancora controverso perché, sostengono i dubbiosi, c’è poca trasparenza, alcune città vanno in senso opposto. Il sindaco di Austin non è il primo che abbraccia la grande novità che potrebbe rivoluzionare l’idea di soldi nel secondo corrente perché già in Florida, in particoare Miami, ha tracciato la strada.

Multe, tasse della spazzatura e affissioni pubblicitarie: sarebbero queste – le classiche imposte locali – che i cittadini di Austin potrebbero cominciare a pagare utilizzando la BTC.

Una norma statale in effetti non c’è ancora. La proposta del primo cittadino dovrà ora passare al vaglio degli organi di governo della città. Contemporaneamente potrebbe essere un’azione anche dal governo federale quindi i tempi potrebbero essere lunghi e l’iter non troppo facile.

Anche Adams, sindaco di New York, si era interessato ai Bitcoin ma visti i numerosi sospetti non ha abbracciato la criptovaluta, tornando sui propri passi.

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A prescindere dalle decisioni, i Bitcoin sono una realtà. Se in America l’attenzione è maggiore il resto del mondo non resta a guardare e nei prossimi anni tante cose potrebbero cambiare in tal senso, con grande dispiacere di chi oggi è molto scettico.

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