Mondiali senza Italia, ma la Rai ha già i diritti: cosa succede adesso

Mondiali senza Italia, tra le aziende che rischiano di perdere di più c’è la tv di Stato per quanto aveva già pagato

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Foto Ansa

Oltre al grave danno d’immagine per l’Italia sportiva e al dispiacere dei tifosi in giro per tutto il mondo, il mancato approdo alla fase finale dei mondiali di calcio in Qatar da novembre prossimo (per a prima volta si giocheranno in autunno e non in estate) crea un grandissimo danno economico.

La Federazione di calcio non riceverà neanche il premio per la partecipazione (che cresce man mano so superano i turni del torneo) e dovrà rivedere i contratti di sponsorizzazione che prevedono compensi più bassi per un totale di 5 milioni in caso di mancata qualificazione. È un modo per “risarcire” la non visibilità del marchio durante le gare degli azzurri.

Ma tra le aziende che forse perderanno di più c’è la Rai. La televisione pubblica nell’aprile 2021 si era aggiundicata la trasmissione di tutte le 64 gare. L’assenza dell’Italia porterà a un interesse minore nel nostro paese e tanti ascolti in meno.

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Mondiali senza Italia, quanto aveva investito la Rai

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Ma quanto aveva pagato la Rai? Tra i 170 e i 190 milioni di euro. Cifra molto più alta rispetto agli ultimi mondiali (anche quelli senza l’Italia) giocati in Russia nell’estate 2018. In quell’occasione i diritti erano di Mediaset che aveva pagato circa 80 milioni di euro. A conti fatti la spesa della Rai è più del doppio rispetto a Mediaset ma gli azzurri comunque non ci saranno.

I diritti del 2018 erano stati però acquistati quando era già noto che l’Italia non avrebbe partecipato. Questa volta è avvenuto mentre le qualificazioni erano ancora in corso e addirittura prima che la squadra di Mancini si laureasse campione d’Europa.

Ma ora la Rai potrà fare qualcosa o dovrà necessariamente ingoiare il boccone amaro? Secondo Calcio e Finanza una possibilità per compensare in parte le perdite che ci saranno è cedere metà dei diritti a una tv a pagamento come Sky o Amazon.

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Il mondiale resta comunque una grande manifestazione e anche in Italia, dov’è il primo sport nazionale, soprattutto per via delle scommesse, ci sarà molta attenzione all’evento. Ma l’assenza degli azzurri peserà, sperando che sua l’ultima volta.

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