Germania: aumenti sui beni alimentari del 50%

La Germania vede concretizzarsi gli aumenti sui beni alimentari del 50%. Pane e uova alle stelle. Vediamo le cause

 

germania aumento prezzi
(Pixabay)

La Germania vede l’aumento del 50% dei prezzi sui beni alimentari. Non una vera sorpresa ma un danno collaterale annunciato. La crisi del conflitto in Ucraina è infatti alla base dei rincari che si stanno materializzando in tutta Europa. La grande distribuzione tedesca con in testa la catena Aldi prospetta aumenti che potranno oscillare da un minimo del 20% ad un massimo del 50%.

I prodotti alla base dell’alimentazione tedesca ed europea sono quelli maggiormente colpiti dagli aumenti. Pane, burro, carne, salsicce, ortaggi e uova andranno alle stelle. Ergo anche un semplice panino potrebbe diventare proibitivo per le tasche dei tedeschi che si vedono colpiti nel loro stile di vita proprio della società teutonica.

Reazioni e nuovo pacchetto sanzioni contro Mosca

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(Pixabay)

E in parallelo l’inflazione tedesca galoppa al 7,3% con valori mai visti in terra di Germania. Quindi gli aumenti assediano senza soluzione di continuità: prima i rincari energetici e ora per effetto della guerra in Ucraina, con la ricaduta inevitabile sui prezzi delle materie prime anche alimentari che metteranno in ginocchio il settore nella sua totalità.

L’impatto che la guerra sta avendo sugli aumenti sui beni alimentari produrrà di fatto un impoverimento delle famiglie con la conseguente riduzione del potere d’acquisto. Da qui il calo dei consumi. La causa è imputabile all’aumento dei costi dei mangimi, dei fertilizzanti e dell’energia tutti prodotti di provenienza russa o ucraina. Dall’invasione militare è diventato molto difficile reperire tali prodotti con le ripercussioni a domino sui prezzi dei generi alimentari al dettaglio.

La situazione internazionale non sembra calmarsi, anzi. Le notizie che arrivano dal fronte ucraino non migliorano e contribuiscono ad accelerare la difficilissima situazione creatasi sui mercati globali. E le immagini cruente viste in tutto il mondo di Bucha della strage di civili, amplificano e alimentano le inevitabili reazioni. I piani di nuovi pacchetti sanzionatori che la UE prevede per colpire ulteriormente la federazione russa sono quasi pronti. L’ipotesi andrebbe a minare definitivamente le finanze gestite da Mosca. Il Cremlino smentisce e nega responsabilità, ed è proprio la Germania a farsi portavoce del nuovo pacchetto di sanzioni. L’idea è di essere più incisivi da un lato e di attivare procedimenti e meccanismi atti ad impedire a Mosca di aggirare le sanzioni varate in precedenza.

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