Kering nei guai, cos’ha scoperto la Guardia di Finanza

Kering, la socità di alta moda sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme gialle di Milano: l’indagine e il comunicato della Procura

Kering
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La Guardia di Finanza di Milano ha attenzionato ll gruppo multinazionale della moda francese Kering. In particolare sono due società di diritto svizzero che sono entrate nel mirino e una detiene il noto marchio Bottega Veneta.

A condurre le indagini il Nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle che hanno evidenziato come l’operatività in Italia di una società elevetica che ha in compito di produzione e distribuzione di beni del noto marchio di lusso, associata al diritto svizzero, è stata riscontrata “l’operatività in Italia tramite una stabile organizzazione non dichiarata“, si legge in una nota da parte del Procuratore di Milano Riccardo Targetti.

Dalle indagini, avvenute sempre con ulteriori approfondimenti, si è evidenziato e a far luce sul fatto che la principale consociata estera in Svizzera era riuscita ad ottennere un ingente risparmio d’imposta come effetto alla stipula di un tax ruling con l’amministrazione fiscale svizzera. In questo modo si è verificato un abbattimento dal 50% a 70% di tasse dovute al Cantone, impsote federali e comunali.

Kering, quanto darà al fisco italiano

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Guardia di Finanza (foto Ansa)

Sono quattro le persone indagate per omessa dichiarazione dei redditi e sono i rappresentanti legali pro tempore delle due società. Avrebbero costruito la reale operatività sul territorio italiano delle due consociate estere riuscendo in questo modo a rideterminare il reddito imponibile non dichiarato e delle imposte evase in Italia, spiega sempre la nota.

l gruppo multinazionale della moda francese ha definito la propria posizione davanti al fisco italiano. Kering verserà nelle casse dell’erario 186,77 milioni di euro a titolo di maggiori imposte dovute, incluse le sanzioni e interessi. Quest’ultimo punto è stato ancora chiarito dalla nota della Procura.

La società interessata fa sapere che nella primavera del 2019 Bottega Veneta ha avviato proattivamente una conversazione con l’Agenzia delle Entrate circa la propria posizione fiscale e l’accordo è la sintesi di tale conversazione.

E per le conseguenze “alla luce della prudente valutazione delle passività fiscali di Kering negli ultimi anni”, annuncia l’azienda, non ci sarà alcun impatto del gruppo per via dell’accorso nel 2022 o sull’aliquota fiscale dei prossimi anni.

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