Poste Italiane, l’Antitrust interviene sui buoni fruttiferi

Buoni fruttiferi postali, l’Antitrust apre istruttoria contro Poste Italiane a seguito di un esposto presentato dalla Adiconsum Sardegna.

Poste Italiane Antitrust istruttoria buoni fruttiferi
(Ciro Fusco – Ansa)

Pratiche commerciali scorrette, questo quanto denunciato dalla Adiconsum Sardegna in ordine al collocamento al Pubblico di uno dei prodotti di punta di Poste Italiane: i buoni fruttiferi. All’esito dell’esposto l’Antitrust ha aperto l’istruttoria. A comunicarlo l’associazione di categoria la quale, nei mesi scorsi, aveva interpellato l’Autorità dopo essere stata contattata da un cospicuo numero di risparmiatori.

Buoni fruttiferi, l’Antitrust apre istruttoria nei confronti di Poste Italiane

Poste Italiane Antitrust istruttoria buoni fruttiferi
(markobe – Adobe Stock)

A seguito dell’esposto presentato dalla Adiconsum Sardegna, l’Antitrust ha aperto un’istruttoria contro Poste Italiane in ordine alla questione Buoni Fruttiferi.

L’Associazione di categorie, dopo aver ricevuto numerose denunce da parte dei consumatori, negli scorsi mesi aveva deciso di adire l’Autorità per – riportano i colleghi della redazione Notizie in un click– “pratiche commerciali scorrette” in merito al collocamento al pubblico di Buoni Fruttiferi Postali.

Le indagini dell’Antitrust si starebbero concentrando sulle informazioni lacunose rese all’utenza in ordine ai termini di scadenza dei Buoni Fruttiferi Postali e di quali sarebbero stati i risvolti in caso di mancata richiesta di rimborso nei termini di prescrizione. Nozioni, la cui mancata comunicazione, avrebbe indotto in errore i risparmiatori i quali avrebbero perso tutto quanto maturato.

L’Autorità avrebbe reso noto come Poste in fase di collocamento dei buoni ometterebbe ad oggi di indicare la data di scadenza e/o prescrizione che caratterizzano il prodotto, utilizzando formule confusionarie e “decettive”. Non solo, nella gestione dei buoni prescritti negli ultimi 5 anni, sarebbero state omesse le informazioni riguardanti lo spirare di tale termine e le conseguenze giuridiche che sarebbero derivate dalla mancata richiesta di rimborso di tale titolo entro la data stabilita.

Tutto ciò nonostante Poste fosse a conoscenza della criticità considerato che aveva ricevuto numerosi reclami da parte dei propri clienti. Numerosi i risparmiatori, infatti, che erano incorsi nella decadenza. Ogni Scheda di sintesi, riferita a qualsivoglia serie di Buoni, non riportava alcuna data di scadenza né quella di prescrizione. Né tantomeno, ha concluso l’Antitrust, ha riportato l’informativa sul fatto che i diritti relativi sia al capitale investito che agli interessi maturati si prescrivono in favore del Fondo per indennizzare “i risparmiatori vittime di frodi finanziarie per Buoni Fruttiferi postali emessi a far data dal 14 aprile 2001”.

Impostazioni privacy