Si lavora per mantenere gli altri. La rabbia della classe lavoratrice

Il grido d’allarme dei lavoratori torna a farsi sentire. Il Covid ha decentrato l’attenzione e ha aggravato la situazione rimasta forse in sordina, ma il problema persiste.

Allarme lavoratori
Problemi lavoro (Foto da Pixabay)

In realtà la notizia non dovrebbe fare scalpore. Con stime che parlando di solo il 38% della popolazione italiana che lavora non dovrebbe far rimanere perplessi che si tratta di una situazione insostenibile. È stato calcolato che circa 10 milioni di cittadini vivono a carico degli altri.

Se coloro che dovrebbero ritenersi contribuenti si possono permettere di non lavorare e dichiarare quindi un reddito talmente basso da essere sostenuti da bonus e agevolazioni saranno i soli 22 mila lavoratori che dovranno sobbarcarsi tutte le spese. Non ci vuole molto a rendersi conto che questa è una situazione che porterà a un vero e proprio collasso economico nel Paese.

Forse il problema è che sono la maggioranza dei cittadini a navigare in aiuti. Aiuti che evitano loro di lavorare e quindi preferiscono questa situazione piuttosto che trovarsi un impiego e mantenersi da soli permettendo così all’Italia di continuare ad esistere. Anche alcune associazioni hanno presentato il problema.

L’allarme delle tasse e la rabbia dei lavoratori

Allarme lavoratori
Sito Pixabay – lavoratori (Foto da Pixabay)

Associazioni che si occupano di rappresentare i manager e le varie professionalità di quelle aziende che con il loro lavoro sostengono il Paese. Il problema, già presentato in passato, è che sono molto pochi i lavoratori onesti che pagano le tasse, contribuiscono all’economia nazionale e che comunque non riescono ad arrivare a fine mese, oppure arrancano in gravi problemi burocratici.

Il fatto è che invece di premiare chi lavora e si guadagna da vivere onestamente si premiano con bonus e agevolazioni chi non lo fa, e chi lavora viene tassato sempre di più. La lamentela che si alza dall’esasperazione dei lavoratori riguarda proprio il fatto che sono troppo pochi quelli che pagano le tasse e le pagano comunque troppo alte.

A gridare un po’ più forte sono ovviamente i manager lombardi che vivono in quella regione che presenta la stima del reddito annuale più alta di tutte. “Si lavora per mantenere chi vive a carico di qualcun altro” queste le parole forti e tristi di una classe lavoratrice che non ce la fa più.

Sembra che l’Italia voglia arrampicarsi in una situazione che non getta fondamenta per un futuro economico stabile e sicuro. È stata definita “surreale” il tentativo dell’Italia di rialzarsi utilizzando i pochi lavoratori come perno per sostenere tutta l’altra popolazione.

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