Incentivi a piccole e medie imprese: pronti 678 milioni: i settori interessati

Incentivi a piccole e medie imprese da utilizzare per le pià recenti recnologie e per l’efficientamento energetico

Incentivi a piccole e medie imprese
Intelligenza artificiale (foto Pixabay)

Buone notizie per le micro, piccole e medie imprese che potranno accedere a nuovi incentivi a partire dal 18 maggio 2022. Le richieste dovranno avvenire per poter realizzare investimenti ben precisi, nel campo dell’innovazione legate alle tecnologie 4.0, l’economia circolare – quindi a favore dell’ambiente – ed per il risparmio energetico.

Un modo utile per per favorire la trasformazione digitale e aiutare concretamente le attività manifatturiere. Tutto è stato messo nero su bianco dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che ha stabilito anche i termini per presentare la domanda.

La misura è di 678 milioni di euro di finanziamenti che sono garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

Incentivi a piccole e medie imprese, finanziamenti divisi a Nord e Sud

Incentivi a piccole e medie imprese
Giancarlo Giorgetti (foto Ansa)

L’obiettivo è sostenere l’ammodernamento tecnologico delle imprese italiane, ha fatto sapere il ministro Giancarlo Giorgetti, un piano d’investimenti in progetti innovativi che possno migliorare la sostenibilità energetica durante i processi produttivi che solitamente sono inquinanti.

L’intervento del decreto va nella direzione indicata dalle emergenze approviggionamenti aggravati con la guerra della Russia in Ucraiana.

Le nuove capacità tecnologiche sono diventate prioritarie per realizzare un vero ed efficiente risparmio energetico in ottica green, per ridurre i costi delle bollette e rilanciare le aziende che usufruiscono degli incentivi, ma anche chi produce le tecnologie richieste.

Le risorse a disposizione sono stati divise per aree regionali. 250 milioni di investimenti sono da realizzare nelle regioni del Centro-Nord in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e nelle Province Autonome di Bolzano e di Trento.

Circa 428 milioni sono destinati a progetti nelle regioni del Sud, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e nelle grandi isole Sicilia e Sardegna. Di tutta questa montagna di oldi una quota che è pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle imprese definite micro e piccole.

Per poter accedere ai finanziamenti, i programmi di investimento presentati dalle imprese devono prevedere che siano utilizzate tecnologie abilitanti alla Transizione 4.0, urili all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, per creare prodotti nuovi creati in modo totalmente innovativo ed essere realizzati in Italia. Tra gli obblighi per chi realizza i prodotti, devono essere terminati non dopo i 12 mesi dal provvedimento di concessione delle agevolazioni.

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