Evasione fiscale, controlli incrociati di Pos e scontrini: la lotta del governo

Evasione fiscale, secondo via libera del doverno al decreto: sanzioni per chi rifiuta i pagamenti elettronici

Evasione fiscale
Pos (foto Ansa)

Si intensifica la lotta all’evasione fiscale. Il Consiglio dei Ministri ha dato il secondo via libera al Decreto che dà un’accelerazione per la realizzazione del Pnrr dopo che il testo aveva ricevuto l’ok la serrima scorsa.

Il decreto prevede varie norme che puntano a contrastare l’evasione fiscale. Un problema invalidante per il nostro paese che lo rendono tra i primi in Europa per la circolazione di soldi che sfuggono al Fisco, un danno per l’intera comunità. È prevista anche la comunicazione all’Agenzia delle Entrate da parte degli intermediari che emettono carte e bancomat, chiamati a fornire i dati dei pagamenti che avvengono tramite le carte.

Bisogna però subito specificare, come riporta il Corriere della Sera, che il Fisco vuole acquisire i dati di chi vende e non del compratore. Sarà utilizzato il metodo dei controlli incrociati per far emergere eventuali discordanze.

Si vogliono verificare i pagamenti dei Pos per controllare anomalie nella trasmissione degli scontrini. Le altre norme contenute nel Decreto prevedono l’anticipo al 30 giugno delle sanzioni per i commercianti che rifiutano i pagamenti con il Pos, pratica diffusa quanto illegale.

In tale caso, quando deve pagare il commerciante che vuole fare il furbetto? La sanzione pecuniaria è di 30 euro come quota fissa aumentata del 4% del valore del pagamento che non è stato accettato tramire uno strumento di tracciabilità come bancomat, carta di credito o carta prepagata.

Evasione fiscale, novità per le Partite Iva

Evasione fiscale
Sito Agenzia delle Entrate – fatturazione elettronica (Screenshot)

Novità importanti anche per i titolari delle Partite Iva in regime forfettario. Finora per loro non era previsto l’obbligo della fatturazione elettronica. Ora l’Italia recepisce una direttiva europea che cambia le regole. Restano però esclusi dall’obbligo, fino al 2024, chi dichiara meno di 25 mila euro.

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Maggiori e più stringenti saranno le verifiche sui Bonus edilizi. La lotta all’evasione fiscale passa anche per la tutela dei lavoratori e dunque agli impieghi a nero, senza alcun tipo di contratto. Ci sarà un portale nazionale in sostituzione e a intergrazione delle banche dati attraverso cui l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’Inps e l’Inail potranno condividere i rispettivi accertamenti.

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