Assegno unico, modulo fantasma: intere famiglie senza maggiorazioni

Maggiorazioni Assegno unico per i percettori del Reddito di Cittadinanza ma non si può presentare la domanda

Assegno Unico
Sede INPS (Foto Twitter)

L’Assegno unico introdotto nel 2022, con i primi pagamenti a marzo per chi aveva fatto domanda nei precedenti due mesi, ha cambiato le forme di sostegno alle famiglie italiane. Molte agevolaizoni sono state accorpate in un’unica soluzione (a eccezione del Bonus asilo nido) allargando anche la platea dei beneficiari.

In sintesi, possono fare richiesta tutti i cittadini che hanno figli a carico fino ai 21 anni (con alcune diversità per chi ha compiuto la maggiore età) e l’erogazione avviene in base all’Isee ma il contributo viene dato anche a chi ha redditi alti e non presenta l’Indicatore della Situazione Equivalente, nella misura minima di 50 euro.

L’Inps da marzo ha pubblicato vari messaggi per fare chiarezza su alcuni punti come quelli sulle maggiorazioni, chi ha diritto e di quanto. Ma è espoloso un caso per chi deve fare domanda ed è percettore del Reddito di Cittadinanza.

Assegno unico: intere famiglie non possono fare l’istanza per le maggiorazioni

Per chi fa parte di questa categoria la cifra versa come maggiorazione avviene d’ufficio sotto forma di “supplemento” al Reddito ma anziché portare benefici, sono sorti più problemi.

Sul web molti lamentano che non riescono a ottenere informazioni dall’Inps sul perché sono ancora in attesa dei supplementi. Qualcuno li sta aspettando da aprile, altri non li hanno mai visti.

Sulla pagina Facebook ufficiale Inps per la famiglia, che l’Istituto di Previdenza ha informato che bisogna presentare il Modello RdC-Com/AU come stabilito dalla circolare datata 28 aprile 2022. Con il documento si possono fornire ulteriori informazioni e autocertificare una serie di situazioni (ad esempio un errore nella compilazione della Dichiarazione sostitutiva unica, la presenza di figli minori, un’avvenuta separazione e quindi i genitori non fanno più parte del nucleo familiare, ecc…)

Il problema è che il suddetto documento al momento non esiste ancora. “Sarà online entro maggio”, scrive chi gestisce la pagina Facebook. Siccome parliamo di centinaia di euro (per ogni figlio a carico) per le famiglie che ricevono il Reddito di Cittadinanza, la somma che l’Inps deve erogare è grande da marzo e da quando il modulo sarà disponibile, passerà ancora altro tempo.

Un problema che si aggiunge a un altro molto più grave: gli invalidi percettori del Reddito che hanno visto quasi azzerare l’accredito. Oltre al danno dell’invalidità, anche la beffa.

 

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