Pagamenti Assegno unico in anticipo: cosa dice l’Inps

Pagamenti Assegno unico in anticipo per il mese di maggio: la maggior parte dei versamenti in programma è già avvenuta

Screen comunicato stampa Inps

Tempi rapidi per i pagamenti dell’Assegno unico. L’Insp in un comunicato stampa ha fatto sapere quali sono stati i numeri di maggio e ha fatto un riassunto di questi primi mesi.

 

La misura è in vigore ufficialmente dal 1 gennaio. Da allora è possibile presentare la domanda e chi l’ha fatto entro il 28 febbraio, a marzo ha avuto ricevuto primo pagamento. Quello di maggio è dunque stato il terzo accredito avuto sulla carta indicata. A differenza di precedenti Assegni Nucleo Familiare, infatti, i soldi non vengono erogati in busta paga ma tramite un bonifico.

L’Istituto di previdenza ha comunicato che di maggio solo lo 0,8 delle domande è in fase di lavorazione. È invece pari al 3% le domande che hanno bisogno di un’intergrazione per le quali l’Inps è in attesa di verifiche e altri documenti del richiedente.

L’ente ha poi fatto un quadro generale. Da marzo sono stati pagati più di 20 milioni di assegni per una cifra totale che supera i 3 miliardi di euro.

Quasi il 50% del totale che ha presentato la domanda ha un solo figlio a carico (41% due figli) mentre il 29% ha un Isee che non supera i 10mila euro. Ciò significa che l’importo ricevuto è di 175 euro per figlio, senza calcolare le eventuali maggiorazioni che dipendono da vari fattori.

Assegno unico, il 23% ha fatto domanda senza Isee

Hanno fatto richiesta di accesso alla misura circa 5 milioni di famiglie per poco più di 8 milioni di figli. Ricordiamo che tutti possono fare domanda, anche in caso di Isee alto (oltre i 40mila) la prestazione viene garantita ma nella misura minima di 50 euro al mese.

Com’è facilmente immaginabile, la maggior parte dei cittadini che ha presentato la domanda rientra in una fascia bassa. Se il 29% registra Isee inferiore ai 10mila, il 26% è nella fascia che non raggiunge i 20mila. Da 20 a 30mila, invece, sono il 13%. Il 23% non ha presentato Isee. Ricordiamo che se si rientra nei requisiti per non prendere il minimo ed erroneamente l’Indicatore non viene allegato, si va in automatico nella lista di chi percepisce il minimo. In questo caso si può sempre modificare la domanda.

Giugno è l’ultimo mese dove chi fa la richiesta ottiene in automatico anche gli arretrati da marzo. Non sarà possibile percepirli invece se si presenta la domanda dal 1 luglio.

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