Bollo Auto, come faccio a sapere se devo pagarlo: tutte le risposte

Per il bollo auto alcne persone hanno delle esenzioni o sono previsti degli sconti: dipende da vari fattori

Bollo auto
AnsaFoto

È certamente tra le tasse meno amate dagli automobilisti. È noto infatti che più per comprarla, la vera spesa dell’auto è il mantenimento. Se la manutenzione, ordinaria e straordinaria, è qualche che nessuno pià governare, per le tasse il discorso è diverso.

Oltre ai vari danni da riparare c’è l’assicurazione, il carburante (che soprattutto in questo periodo è alle stelle), il parcheggio, e il pedaggio. A ciò si aggiunge il bollo che prevista ovviamente da una legge nazionale ma è regolata su regionale. Gli enti pubblici locali, infatti, possono stabilire alcuni sconti o esenzioni.

Devono pagare i cittadini che secondo il Pra, Pubblico registro automobilistico, risultano proprietari di un’auto. Deve pagare anche chi al Pra risulta usufruttuario o acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo.

Si usa chiamarla anche “tassa di circolazione” ma in realtà è sbagliato. Se si è in possesso di un veicolo che non circola, bisogna pagare comuque. È una tassa sul possesso, non sulla circolazione.

Il controllo dell’avvenuto pagamento lo effettua la Regione di residenza del proprietario del veicolo, non le forze dell’ordine che invece controllano se il mezzo è coperto da assicurazione. Infatti non si è tenuti a portare in auto la ricevuta di pagamento.

Bollo Auto, in base a cosa si paga

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Ma in base a cosa si calcola la tassa? I criteri sono tre. Si considera la potenza effettiva del veicolo che viene espressa in kiloWatt (kW), presente sul libretto di circolazione. Secondo criterio, in base alle normative comunicarie, sulla classe energetica e dunque sull’inquinamento, da Euro 0 a Euro 6. Infine c’è la discrezione di ogni Regione. Ciò significa che automobilisti con la stessa macchina, residenti in diiverse regioni, forse pagano tariffe differenti.

Ogni Regione decide autonomamente per le esenzioni e gli sconti. Solitamente le elettriche non pagano il bollo per cinque anni e per tre le ibride. Le auto d’epoca, con più di 30 anni di immatricolazione, hanno l’esenzione. In questo caso è però prevista il pagamento di una tassa per la circolazione, se il mezzo viene utilizzato. Da verificare per ogni Regione le regole per gli invalidi.

Impostazioni privacy