Quando fare ricorso contro le multe causate dall’autovelox

Ricorso multe dell’autovelox: in quali casi l’automobilista puà impugnare la contravvenzione con la foto della targa

Autovelox
AnsaFoto

Temuti ma indispensabili, gli autovelox portano brutte sorprese agli automobilisti. Anche quando pensiamo di rispettare il limite di velocità imposto in quel tratto di strada che stiamo percorrendo, in realtà senza accorgerci lo superiamo per pochi Km/h.

Quando ad esempio viaggiamo con il navigatore, lo strumento ci segnala se stiamo andando oltre il limite posto, ma può succedere comunque di non rendersi conto e beccare dunque la multa.

E così l’autovelox da tecnologia indispensabile per la nostra sicurezza, non attira le simpatie di tutti. Ma quando siamo convinti di avere ragione, si può fare ricorso e ci sono tanti precedenti terminati a favore dell’automobilista con le sentenza della Cassazione.

Il ricorso può essere effettuato per vari motivi. Difficile contestare che la velocità alla quale si viaggiava non fosse quella rilevata dallo strumento, ma sono altre le regole da rispettare.

Ricorso multe dell’autovelox, quando si può fare

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Innanzitutto l’avviso dell’esistenza dell’autovelox sul tratto. Deve essere ben visibile, non oltre 4 Km, esposto in modo chiaro e non coperto da rami o da qualsiasi altra cosa.

Quando nella cassetta della posta troviamo la brutta notizia, possiamo andare sul web a controllare la foto scattata. Se la targa dell’auto non è leggibile, allora avete un buon motivo per fare ricorso e probabilmente vincerlo anche.

Esiste anche una possibilità ancora più tecnica per poter evitare di pagare la multa: la mancata taratura dell’apparecchio. Questa deve essere tarata almeno una volta all’anno, dunque non devono trascorrere 365 giorni dall’ultimo aggiornamento, come stabilito dalla Cassazione.

E come si può fare per scoprire la data dell’ultima volta che è stato tarato l’autovelox? È riportata sulla multa, quindi bisogna prestare molta attenzione quando arriva, leggere bene ogni dettaglio riportato. Se la data è fuori i termini, si può ritenere il ricorso già vinto.

C’è anche un modo che rende possibile scoprire se la strada che stiamo percorrendo ha autovelox o no, prima di metterci alla guida. Sul sito della Polizia di Stato c’è l’elenco completo.

Questo infatti non vuole essere uno strumento punitivo per i cittadini. Per tale motivo si avvisa della sua presenza. Con la temibile foto alla targa si vuole avvisare l’automobilista che se in quel tratto di supera il limite e dunque si mette a repentaglio la propria incolumità e quella di altri, scatta la multa.

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