Assegno sociale e pensione: quello che non sai su queste prestazioni

Pensione e assegno sociale, le due prestazioni posso essere compatibili tra loro? Cosa dice la legge in questi determinati casi.

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(guy2men – Adobe Stock)

Prima di comprendere se assegno sociale e pensione sono due prestazioni erogabili simultaneamente, è bene chiarire di cosa si tratta. Il primo è un sussidio che spetta di norma a chi, appunto, non percepisce pensione. I requisiti sono due: età minima 67 anni e basso reddito. Ma allora l’assegno sociale, è compatibile con l’erogazione di altre prestazioni come ad esempio la pensione di invalidità o ad esempio la reversibilità. Cosa dice la legge sul punto.

Assegno sociale e pensione, sono prestazioni compatibili? Cosa dice la legge

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Come già riportato in presenza, per divenire percettori di assegno sociale bisogna essere in possesso di specifici requisiti. Il primo riguarda l’età la quale non può essere inferiore ai 67 anni. In secondo luogo il soggetto deve versare in uno stato di bisogno economico. E ancora essere cittadino italiano, avere residenza in Italia e possedere un reddito annuo non superiore a 6.085,43€, cifra che raddoppia in presenza di un coniuge. L’importo dell’assegno sociale, almeno per l’anno in corso è pari a 468,11 euro e viene erogato per 13 mensilità.

Chiariti questi aspetti è ora possibile capire se si tratta di una prestazione compatibile con altre come ad esempio la pensione perché dal 1996 ne è divenuto sostanzialmente un sostituto. Prima il cumulo era possibile, oggi invece è un’ipotesi totalmente esclusa. Eccetto il caso in cui la pensione dovesse essere talmente bassa da non portare il reddito a superare la soglia dei 6.085€ l’anno.

In sintesi, quindi, le due prestazioni non sono cumulabili tra loro a meno che una non vada a integrare quanto percepito sino a giungere alla soglia limite. Ovviamente al percettore verrà applicato il regime di maggior favore.

La legge tributaria, quindi, sul punto è chiara. No al cumulo per il semplice fatto che l’assegno sociale è stato introdotto proprio per supportare coloro i quali non hanno diritto alla pensione e per sostenere chi non raggiunge una certa soglia di reddito.

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