Conto troppo salato al ristorante: non farti fregare, c’è la soluzione

Conto troppo salato al ristorante, come bisogna comportarsi quando viene portsto uno scontrino con un conto elevatissimo

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In questa estate ormai alla fine abbiamo letto spesso di casi di scontrini spropositati. Complice il caro energetico, i prezzi sono aumentati a dismisura. Anche gli alimenti base come pane e pasta costano molto di più. In tutto questo trambusto non sono mancati episodi di conti pazzi, cifre esagerate anche rispetto ai rincari.

Aveva fatto discutere molto il costo della colazione in piazzetta a Capri e di recente lo scontrino portato a due turiste giapponesi di 350 euro più 80 di mancia, richiesti proprio sul documento fiscale.

Ma cosa bisogna fare in casi del genere, quando il conto è salato e fuori da ogni logica? Chiamare le forze dell’ordine, andare via senza pagare, rifiutarsi di pagare fino a quando non sarà emesso uno scontrino più onesto: varie le idee che possono venire al consumatore, ma vediamo come si può agire.

Conto troppo salato al ristorante: cosa fare

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Spieghiamo innanzitutto che chi entra in un ristorante per ordinare, stipula a tutti gli effetti un contratto verbale: in cambio della consumazione, saranno corrisposti dei soldi. Chi non adempie al contratto, se fin dall’inizio non ha intenzione di pagare, commette un reato e ci sono gli estremi dell’insolvenza fraudolenta.

Cso diverso se viene presentato un conto assolutamente sproporzionato o comunque superiore alle aspettative. Forse il cliente può essere colpevole di non aver letto bene il listino dei prezzi, ma in questo caso non si può essere denunciati.

Cosa succede a chi non paga? Il proprietario del ristorante non può chiamare le forze dell’ordine né costringere il cliente a pagare. Potrà incaricare un avvocato per un decreto ingiuntivo in tribunale. Parliamo comunque di ambito civile, non penale.

Se si ritiene il conto salato si può chiedere al ristoratore un giorno di tempo per pagarlo e non si potrà essere denunciati né trattenuti nel locale. In questo ultimo caso ci sono gli estremi per il reato di violenza privata o addirittura sequestro di persona. Dal un punto di visto civilistico l’unica conseguenza per il pagamento in ritardo è l’addizione degli interessi.

Quando il ristoratore lascia andare via, è diritto chiedere gli estremi del cliente, nome, cognome e indirizzo che serviranno per il decreto ingiuntivo.

I diritti del consumatore

Ricordiamo quali sono alcuni diritti dei consumatori al ristorante. Una volta seduto non bisogna ordinare necessariamente dopo aver visto i menù, ci si può alzare e andare via se si ritengono i prezzi troppo alti o se non ci sono pietanze di proprio gradimento.

Lo scontrino non deve indicare necessariamente il prezzo per ogni pietanza ma si può chiedere la specifica. Se si prenota via telefono e si disdice, non bisogna pagare nessuna penale, a meno che non sia stato specificato durante la telefonata.

È obbligatorio riportare sul menù quali sono i prodotti surgelati (in caso contrario si puà denunciare il ristoratore per frode in commercio) e quali sono i prodotti allergenici.

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