200 euro alle partite IVA: cosa bisogna dichiarare nella domanda

200 euro alle partite IVA, ci sono ancora alcune categorie che non in attesa del bonus: quali sono le informazioni che finora abbiamo

200 euro
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Il bonus 200 euro è stato uno degli argomenti di questa estate ormai agli sgoccioli. Approvato nei due Decreti aiuti licenziati dal governo Draghi, già il 1 luglio è stato versato sull’indennità di pensione per chi nel 2021 ha avuto un reddito inferiore ai 35mila euro. È poi toccato ai lavoratori dipendenti mentre sono ancora in attesa i liberi professionisti titolari di Partita Iva.

Mentre gli autonomi senza Partita l’hanno ricevuto, il percorso per i professionisti è stato più lungo poiché si attendeva il decreto attuativo firmato congiuntamente dal ministro del Lavoro Andrea Orlando e dell’Economia Daniele Franco. Previsto per il 14 giugno, è arrivato ai primi di agosto ma ancora non è stato inserito in Gazzetta Ufficiali.

Leggendo il Decreto è possibile ottenere alcune informazioni. Sarà compito delle casse previdenziali di categorie erogare l’aiuto. A Differenza dei pensionati e lavoratori dipendenti che non hanno dovuto presentare la domanda (solo un’autocertificazione dove hanno dichiarato di non percepire il bonus anche da altri lavori), gli iscritti alle casse dovranno formulare istanza. Maggiori dettagli dovranno poi essere stabiliti dall’Inps e dalla Casse previdenziali.

200 euro alle partite IVA, cosa sappiamo finora

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

A differenza di quanto stabilito per le altre categorie di beneficiari e beneficiarie, il testo non ha messo nero su bianco i punti precisi della misura e ha rimandato la definizione di ogni aspetto (dai requisiti alle modalità di domanda) al ritardatario decreto attuativo. Ora dunque manca soltanto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

In attesa di ulteriori dettagli, è stato confermato l’importo di 200 euro e il requisito reddituale di 35.000 euro, il provvedimento spiega quali saranno i dati da indicare nel modulo necessario per presentare della domanda.

In particolare le partite Iva dovranno dichiarare di essere lavoratori autonomo/liberi professionisti, non titolari di pensione e di non percepire la stessa indennità in altra formula; di essere iscritti alla data di entrata in vigore del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 ad una delle gestioni previdenziali dell’Inps. Nel caso di contemporanea iscrizione a diversi enti previdenziali, di non avere presentato la stessa istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria.

I documenti necessari

Alla domanda bisogna allegare la copia del documento di identità in corso di validità e del codice fiscale e ovviamente le coordinate bancarie o postali per l’accredito del bonus. Per quanto riguarda i tempi, non si sa ancora nulla ma è probabile che ci sarà il click day, ossia la giornata da quando si potrà fare la domanda, ricevendo l’agevolazione in ordine cronologico.

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