Truffa via social per la casa sul Gargano: che brutta estate

Truffa via social per la casa vacanza: cos’è successo dopo che le due parti hanno raggiunto l’accordo per l’affitto

Canva

Come ogni estate, purtroppo, anche questa che sta andando in archivio ha segnato tante truffe. Nonostante gli avvisi delle autorità competenti a fare molta attenzione ai tentativi di raggiro, ignari cittadini che hanno solo voglia di trascorrere qualche giorno a mare o in montagna restano ancora vittime di truffe.

Soldi conservati con fatica durante l’anno che vengo persi a causa di delinquenti che “fittano” case fantasma. Una di questa storia viene raccontata da statoquotidiano.it. Vittima una signora, Giovanna (nome di fantasia) che resta impigliata in una tecnica già collaudata dai truffatori.

Quasi tutti i raggiri avvengono via web. Giovanna aveva cercato e trovato un annuncio su Facebook di un appartamento a Peschici. Una settimana, 400 euro. Le piace la casa, è il posto dove desidera passare qualche giorno e risponde alle sue esigenze.

Così contatta l’inserzionista, tale Sergio. La signora nota che ha vari amici su Facebook e ciò esclude che possa essere un contatto fake. Nel messaggio chiede un contatto telefonico e l’uomo sembra molto disponibile e la chiacchierata dura circa mezz’ora. Dice di essere di Troia e che con la moglie fitta casa a Termoli e Vieste. Poi un altro elemento più confortante: c’è una conoscenza comune con una persona di Troia.

Dei 400 euro per il fitto, 100 sono chiesti in anticipo. La truffa, in pratica, porta a Sergio (qualora questo fosse il suo nome reale) solo 100 euro.

Truffa via social per la casa: cosa non si deve fare

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Giovanna anticipa i soldi come prevede l’accordo che hanno raggiunto ma come in ogni storia di truffa, il presunto locatore scompare. La donna invia dei messaggi, prova a chiamare e quando capisce che è rimasta vittima di un imbroglio si rivolge alle forze dell’ordine.

Queste però dicono che con ogni probabilità sia il conto che il telefono sono intestate a qualche persona difficilmente rintracciabile. La truffata scopre che anche un’amica l’anno scorso è rimasta vittima di una truffa ma siccome la prenotazione era avvenuta tramite booking, è riuscita a recuperare i soldi.

Per tale motivo si consiglia di non dare mai nessun anticipo, soprattutto quando la contrazione avviene fuori da qualsiasi circuito. Molti truffatori, infatti, chiedono di essere pagati non sul sito ma su un altro Iban.

Impostazioni privacy