Conto corrente, si rischia la multa di 15mila euro: cosa c’è di vero

Conto corrente, multa di 15mila euro se non si rispettano alcune regole: cosa c’è da sapere per evitare la brutta sorpresa

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Ormai tutti siamo in possesso di una carta, che sia una prepagata, una di credito o di debito. Fa comodo avere la moneta elettronica ma praticamente siamo anche obbligati. Dobbiamo averla per ricevere lo stipendio o ad esempio una prestazione dell’Inps. Possiamo fare tutti ciò che è consentito con i contanti ma le istituzioni preferiscono questo tipo di pagamento perché lascia traccia.

Con i contati si trova sempre il modo per aggirare il Fisco, basta effettuare una compravendita senza rilasciare lo scontrino o la fattura. A tal proposito, ricordiamo che è consentito effettuare pagamenti in contanti fino a 2mila euro. Oltre, in qualsiasi caso, bisogna pagare con la carta.

Una legge che spinge a usare sempre più pagamenti elettronici è quella che in Italia è in vigore dal 30 giugno scorso. Qualsiasi prodotto o servizio, di ogni importo, può essere pagato con la carta se il cliente lo desidera. Se lo vuole, appunto, ma non c’è l’obbligo di usare la carta. L’obbligo ce l’ha chi deve ricevere il pagamento che non può rifiutarsi di accettare la carta.

Ma i possessori di un conto corrente devono stare molto attenti perché possono beccare una multa salata che può arrivare a 15mila euro. Dal 1 luglio per contrastare l’evasione fiscale ci sono nuovi limiti per l’utilizzo del conto corrente e i prelievi dal Bancomat.

Quanto possiamo prelevare in contanti? Dipende dal contratto che abbiamo stipulato con la banca. In alcuni casi i limiti sono giornalieri, in altri mensili. Per lo Stato meno contante circola e meglio è ma non si può abolire del tutto. Per questo ci sono limiti e premi per chi utilizza la carta (ad esempio la Lotteria degli Scontrini o il programma di Poste Italiane).

Conto corrente, attenzione ai contanti

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Soldi tolti dal conto possono entrare nel circuito dei pagamenti in nero. Abbiamo detto che fino alla fine dell’anno il tetto dei contanti è pari a 2mila euro. Dal 1 gennaio 2023 scende a mille. Almeno ora è così. La nuova maggioranza in Parlamento uscita dalle elezioni dello scorso 25 settembre, è composta da partiti favorevoli ad innalzare la soglia del contante come la Lega.

Non è escluso dunque che dal nuovo anno da mille euro di tetto massimo si possa aumentare. Ma se si supera la soglia e non si utilizza la carta, cosa succede? Si rischia multo perché la multa può andare da 3mila a 15mila euro.

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