Contanti addio: obiettivo micro-pagamenti e contactless

Ecco verso quale orizzonte dei pagamenti si sta andando nel mondo (non molto lontano) privo di contanti. Di quali sono gli obiettivi si parla

Contanti addio: obiettivo micro-pagamenti e contactless
Pagamenti contactless (Foto Adobe)

Osservando il proprio portafoglio ci si rende conto di quali cambiamenti si sta parlando e si vogliono portare a termine. Quelli da sempre sono gli scomparti in un numero non troppo eccessivo per far posto alle eventuali carte magnetiche, oggi non bastano più; mentre l’ampia tasca dei contanti gradualmente si svuota. Non si pensi poiché si spende troppo o le uscite sono sovrabbondanti, anzi.

Le trasformazioni degli acquisti abituali, delle spese correnti e ricorrenti, in ultima istanza, del modo di fare shopping, hanno contribuito ad un cambiamento epocale, al contempo funzionale a scopi di carattere normativo, statistico, sociologico e, inevitabilmente, tecnologico. Si pensi all’impatto dei pagamenti elettronici, enormemente accresciuti con l’emergenza sanitaria da Coronavirus.

Contanti addio: come cresceranno i micro-pagamenti

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I pagamenti elettronici hanno rappresentato un insostituibile incentivo al commercio on line, e viceversa. Le grandi piattaforme degli acquisti via web hanno fatto accrescere la fiducia degli utenti telematici grazie allo sviluppo di strumenti adeguati a garantire la sicurezza per quanto riguarda la riservatezza dei dati: il continuo aggiornamento delle certificazioni dei protocolli che blindano i siti in internet; la creazione di account che funzionano da diaframma da parte di società nel campo del trasferimento di denaro (PayPal).

Dall’altra sponda dell’universo dei pagamenti virtuali, la disponibilità di carte magnetiche, come le carte bancomat, le carte di credito e le apprezzate carte prepagate ricaricabili (PostePay) hanno ridotto sensibilmente l’esposizione al contante e la stessa consuetudine al prelevamento presso gli sportelli automatici esterni alle filiali di banca o agli uffici postali. A vantaggio, altresì, di una normativa di legge particolarmente sensibile alla tracciabilità del denaro, nell’ottica della lotta all’evasione fiscale e agli scambi di somme in nero.

La deriva digitale sta spingendo fino alle estreme conseguenze alla riduzione dell’utilizzo del contante. Dalle ultime dichiarazioni dell’amministratore delegato di Bancomat, Alessandro Zollo, si vuole giungere ad una trasformazione infrastrutturale del Paese, portando le attuali 100 operazioni pro-capite alle 500 operazioni che mediamente di effettuano nel mondo. Il gap, che in parte è stato colmato dall’introduzione del Cashback, verrà però sanato da un approfondito sviluppo degli strumenti digitali usati nei micro-pagamanti.

Occorre convincere una fascia di popolazione più restia, in particolare, a queste nuove frontiere ed estendere queste ultime ai settori di maggiore attività di pagamento: un riferimento è quello della mobilità, con l’acquisto di biglietti, abbonamenti in metropolitana e nei pedaggi. Grazie al pagamento contactless, in questo settore si è raggiunto una crescita del 40 per cento delle transazioni. Sarà importante promuovere la cultura del cambiamento tramite adeguati incentivi, ma anche facendo comprendere la sicurezza che andata via via aumentando in tema di frodi. Nonostante gli obiettivi, una certezza rimane: il contante. Si pensa infatti di portare i prelevamenti nei dispositivi POS dei commercianti.

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