Truffa INPS: puoi evitare di cascarci con questi consigli

Truffa INPS, molte circolano con il nome dell’Istituto di previdenza che avvisa su come fare per non cadere nei raggiri

Adobe

Sono tante, troppo, le truffe online e l’Inps fornisce una serie di consigli su come fare per non restare vittima. Innanzitutto ricordiamo che i primi strumenti per cercare di raggirare sono email, sms, app, social network: da qui provano a ottenere i dati sensibili per raggirarci.

E il più delle volte siamo noi a “aprire la porta” e consentire ai ladri di entrare in casa. Stiamo infatti parlando del phishing, espressione inglese per indicare proprio il furto di dati.

È una frode informatica caratterizzata da una richiesta di dati solitamente a carattere d’urgenza. Si finge infatti che il proprio conto è a rischio, che è stata scovata un’attività anomala come un tentativo di accesso. Insomma, si vuole incutere terrore al titolare del conto.

Truffa INPS, a cosa bisogna fare attenzione

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Ciò avviene tramite un sms, un’email che sembrano arrivare proprio dall’istituto ma ovviamente nulla di ciò è vero. Allegato c’è sempre un link e si invita a cliccare per risolvere il problema e seguire le istruzioni. Ecco, questa è la prima cosa da non fare: non cliccare mai sul link in allegato e non fare ciò che viene detto.

L’Inps, così come la propria banca, le poste, l’Agenzia delle Entrate o altri enti, non comunicano mai in questo modo. Innanzitutto non inviano link e se hanno necessità di contattare la persona in questione lo fanno via posta ordinaria.

Attenzione anche alle telefonate, anche queste possono essere pericolose. Oltre a non aprire il link una cosa che non va mai fatta è fornire i propri dati, soprattutto il Pin della carta. Il codice è strettamente personale e non va detto mai a nessuno, neanche all’impiegato allo sportello.

Vista la crisi economica e i diversi bonus erogati dallo Stato e dalle Regioni, l’Inps segnala che molte truffe avvengono proprio con la scusa delle agevolazioni.

Ad esempio si dice che è pronto un bonus di centinaia di euro e per ottenerlo bisogna inserire i propri dati. Oppure che è l’Inps che deve avere dei soldi o l’Agenzia delle Entrate e per risolvere il problema si chiedono i dati sensibili.

Cosa non fare

Insomma, qualsiasi sia la natura della comunicazione, per non cadere in trappola è importante ricordare alcuni punti fondamentali:

1 – se arrivano sms, e-mail, telefonate o addirittura messaggi su WhatsApp da parte degli enti statali o regionali, bisogna ignorarli.

2 – se si aprono i messaggi, mai cliccare sui link e mai seguire le istruzioni che vengono date.

3 – se si ha il dubbio che si tratti di una truffa, chiamare subito l’ente il cui nome è stato usato per tentare la truffa.

4 – chi ha genitori anziani dotati di smartphone, pc o dispositivi per la connessione internet, devono ricordare costantemente quali sono i pericoli e come evitarli.

Gestione cookie