Stretta sulle tasse: il Fisco “pesca” milioni di italiani

Tasse, il Fisco ha scovato tantissimi contribuenti e ha recuperato miliardi di euro: qual è la strategia dell’Agenzia delle Entrate

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Nel famoso Pnrr c’è anche la riforma dell’amministrazione fiscale. L’Agenzia delle Entrate procede a passo spedito per la trasmissione degli alert che segnalano anomalie ai contribuenti. Con le lettere di compliance sono stati recuperati quasi due miliardi di euro.

Con questi avvisi l’Agenzia mette in condizione di decidere se procedere o meno alle autocorrezioni. La strategia più morbida e non aggressiva che al momento sta avendo i suoi frutti.

A dare notizia del dato che è stato aggiornato meno di due mesi fa (il 30 agosto) è la seconda relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) depositata in Parlamento dal Governo Draghi la settimana scorsa.

Per l’obiettivo fissato lo scorso anno, il lavoro finora svolto è al 73,1%. Si attesta invece al 79,7% gli importi complessivi versati dai contribuenti.

Tasse, il Fisco adotta un nuovo metodo

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Tutto ciò cambia anche un po’ l’idea di lotta all’evasione fiscale con la prova che la prevenzione dà ottimi risultati vista anche la difficoltà a recuperare le tasse non pagate dopo gli accertamenti.

Il Pnrr aveva indicato come obiettivo l’aumento del 20% delle lettere di compliance. Il 18 ottobre il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha firmato l’ultimo provvedimento con il quale ha dato il via alla campagna di segnalazioni per gli errori o i dati non coerenti relativi agli aiuti di Stato relativi ai modelli dichiarativi (quindi Redditi, Irap e 770) che riguardano l’anno di imposta 2018.

Non sono alti solo i numeri ma c’è anche qualità e più attenzione. Lo individua sempre il Pnrr per stanare i veri evasori. Infatti c’è anche una riduzione del 5% dei “falsi positivi“: inviare compliance solo a chi ha commesso davvero omissioni o errori e non ai contribuenti che risultano in regola.

I falsi positivi sono 5.025, lo 0,3% delle lettere trasmesse e il 4% del target prefissato (126.500). Ovviamente è stato necessario un lavoro preparatorio. Una preliminare fase di sperimentazione per consentire di individuare le possibili anomalie presenti nelle platee di riferimenti. Ci sono infatti diversi codici Ateco e vari regimi di tassazione.

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