Legittimo obbligare al bonifico per pagare un condominio?

Bonifico per pagare un condominio, si può prendere tale decisione escludendo la modalità dei contanti? La norma che regola le rate

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Oggi si discute tanto delle modalità di pagamento, se in contanti o con il Pos. Il tema è così importante che è stato un punto di contrasto anche nell’ultima campagna elettorale e lo è ancora.

Ad oggi il limite per pagare in contanti è fissato a 2.000 euro e il 1 gennaio 2023 dovrebbe calare a 1.000 euro. Condizionale d’obbligo poiché la Legge di Bilancio in discussione in Parlamento che deve essere approvata entro il 31 dicembre, prevede l’innalzamento dello soglia.

La Lega inizialmente aveva ipotizzato addirittura a 10mila euro, proposta ridimensionata nero su bianco a 5.000 euro. È probabile che si troverà l’accordo su 3.000 euro.

Bonifico per pagare un condominio: cosa dice la legge

Dunque anche la quota condominiale si può pagare in contanti purché non superi la soglia. Ma si può stabilire anche per l’obbligatorietà del bonifico? Esiste un conto corrente intestato al condominio. Ricordiamo però che ognuno di esso ha un regolamento proprio.

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La norma che regola il pagamento delle rate condominiale è l’articolo 1129 del Codice Civile: “L’amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio, su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio”.

Dunque c’è un conto tracciabile ma non è proibito pagare in contanti (ottenendo ovviamente la relativa ricevuta). Entrambi i metodi sono accettabili e la maggior parte preferisce il bonifico, nonostante le commissioni. Sull’obbligatorietà dipende dall’assemblea di condominio stessa.

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Essa può stabilire che il pagamento delle rete deve avvenire solo in questa modalità, cancellando la possibilità di farlo in contanti. Nella maggior parte dei casi sussistono entrambi i metodi (ma i bonifici vanno per la maggiore) ma nulla vieta di sceglierne uno solo. Ovvio che la gestione digitale è più facile. Con il passaggio di contanti c’è il rischio dello smarrimento dei soldi e delle relative fatture.

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