Pagamento POS obbligatorio: soglia a 40 euro

Pagamento POS obbligatorio, continua la discussione sia tra i cittadini che nelle stanze politiche da dove spunta una nuova idea

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La manovra economica del governo Meloni è “in linea con gli orientamenti contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022”. È il giudizio della Commissione europea che non manca di evidenziare cosa invece non va, anzi.

I punti bocciati superano quelli ammessi. In modo particolare su un tema economico che riguarda la vita reale di tutti i giorni e che da mesi fa discutere il paese: il tetto al contante e il Pos.

Entrambi i temi non sono in linea con le raccomandazioni di Bruxelles sull‘evasione fiscale. C’è quindi il no all’innalzamento dell’uso del contante (dal 1 gennaio 2023 doveva scendere da 2.000 a 1.000 euro e invece con la Legge di Bilancio sale a 3.000) e l’uso del Pos.

Secondo la norma scritta dall’esecutivo, un commerciante o un libero professionista può rifiutare il pagamento in contante se la cifra è al di sotto 60 euro. Secondo invece la legge ora in vigore, dal 30 giugno scorso, ogni rifiuto è illegale, per qualsiasi cifra.

La Commissione ha segnato negativamente anche la cancellazione dei debiti fiscali inferiori ai 1.000 euro tra il 2000 e il 2015.

Pagamento POS obbligatorio: nuova proposta della maggioranza

L’Europa già nelle scorse settimane aveva fatto sapere che c’era contrarietà su alcuni temi in merito all’evasione fiscale. Per la Ue il contante deve circolare, ma moderatamente.

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Si medietà sul Pos? Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia, aveva annunciato l’abbassamento a 40 euro della soglia: secondo questa idea chi vuole pagare con la carta una cifra inferiore può ottenere il rifiuto del commerciante.

40 è in pratica una via di mezzo tra i 30 euro della prima verso e i 60 euro inseriti nella manovra in discussione nelle Commissioni parlamentari. La Legge di Bilancio 2023, lo ricordiamo, deve essere approvata entro l’ultimo giorno dell’anno.

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Il 20 è prevista la discussione e la votazione alla Camera dei Deputati e il 27 al Senato. Proprio su Pos e contanti sono i punti sui quali la maggioranza troverà maggiore opposizione.

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