Incentivi per bar e ristoranti: arriva una brutta notizia

Incentivi per bar e ristoranti: gli imprenditori non potranno più usufruire del bonus previsto precedentemente. Cosa è stato deciso

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Non ci saranno più agevolazioni dei canoni d’occupazione di suolo pubblico delle attività di bar e di ristorazione. Non mancano le critiche alla decisione che di fatto ha tolto le risorse, impedendo di rinnovare il provvedimento che molto ha aiutato gli imprenditori del settore che uscita dalla pandemia stanno affrontando la crisi energetica.

Per chi critica il problema non è la mancanza di fondi ma il loro dirottamento su altro quando invece proprio queste attività sono state tra le più colpite dal caro energetico.

Incentivi per bar e ristoranti: l’opposizione critica il provvedimento

La questione sta facendo discutere i ristoratori di Rimini. La Lega, che nella città romagnola è all’opposizione, con il consigliere Matteo Zoccarato attacca l’amministrazione comunale. “Le attività si sono trovate alle prese con la spirale inflattiva, che ha tagliato il potere d’acquisto dei loro clienti”, ha detto.

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È lui che sottolinea che le risorse ci sono e che il contributo poteva essere confermato ma si è preferito dare i soldi ad altri settori, senza però specificare quali.

La risposta della giunta

Non si fa attendere la risposta dell’assessore al Bilancio e alla risorse Juri Magrini. Ci sono comunque 1,5 milioni di euro a disposizione e rivendica delle iniziative come il taglio del 30% del canone di occupazione del suolo pubblico fino al 31 dicembre 2022.

Sottolinea che il provvedimento non ha riguardato solo bar e ristoranti ma tutte le attività del territorio comunale con un investimento da 250mila euro.

In aggiunta a ciò anche il progetto Rimini open space. Ha dato la possibilità di utilizzare altri spazi esterni al proprio locale con l’esenzione della Tari, la tassa sui rifiuti urbani.

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Al netto delle polemiche è chiaro che per aiutare concretamente il territorio, gli enti locali devono intraprendere la strada degli aiuti specifici come la detassazione o la contribuzione diretta con i fondi. Un modo certamente utile anche per rilanciare l’occupazione ora che è difficile comprare a causa dell’inflazione.

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