Carta d’identità: il Governo vuole cambiare tutto

ll nuovo esecutivo di centrodestra, come sappiamo, sta valutando diverse modifiche. Vediamo, per l’appunto, stavolta di cosa si tratta.

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Carta d’identità (Adobe) – Bonificobancario.it

Il Governo Meloni, come sappiamo, in questo periodo, dopo il recente insediamento, sta ragionando riguardo alle possibili modifiche dei provvedimenti che erano stati istituiti in precedenza.

D’altra parte, persino anche durante la campagna elettorale, c’eravamo accorti che la leader di Fratelli d’Italia non si era dimostrata decisamente d’accordo su svariate tematiche.

Ecco che, allora, in questo momento, ci stiamo accorgendo che potrebbero cambiare delle norme che erano state definitive nei precedenti esecutivi. Una di queste è, in effetti, il chiacchierato Reddito di Cittadinanza, anche se, a voler guardare, non è la sola.

Anzi, abbiamo visto che recentemente persino il Bonus Cultura dovrebbe essere soggetto a delle revisioni, e forse, chissà?, in futuro potrebbe essere concesso soltanto a chi può dimostrare un certo stipendio.

Ma, come si accennava poc’anzi, in effetti, sono tanti i temi di cui si sta discutendo. Un altro, quindi, come da titolo, è proprio la questione della carta d’identità. Molti cittadini, infatti, negli ultimi tempi, per accedere a svariate piattaforme, hanno provveduto a fornirsi di credenziali Spid.

E tutto questo, per carità, è stato giusto fino a qualche giorno fa. Invece, secondo quanto è stato riportato, pare che prossimamente ci potranno essere delle variazioni.

Gli altri dettagli

Insomma, da quello che sembra, quindi, stando anche alle parole di Alessio Butti, nonché sottosegretario alla presidenza del Consiglio, sembrerebbe che si voglia propendere per l’eliminazione dello Spid in favore della carta d’identità digitale.

Certo, come ha sottolineato lui stesso, al giorno d’oggi, quest’ultima potrebbe risultare meno abbordabile per la popolazione italiana, dato che, per ottenerla, bisogna sborsare più di 16 euro e andare direttamente in Comune.

Senza contare che, peraltro, la CIE non è così semplice da utilizzare né dal proprio computer né con lo smartphone. Non tutti però sono d’accordo con tale visione.

In particolare, Matteo Renzi ha criticato in maniera netta questa volontà, affermando che lo Spid è un’innovazione interessante che fa invidia persino ad altri Paesi europei.

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Insomma, le opinioni sono contrastanti, quindi, vedremo, alla fine, come si metteranno effettivamente le cose.

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