Arriva la raccomandata di Equitalia, fai attenzione al codice: cosa devi e non devi fare

Raccomandata di Equitalia, se sulla leggera c’è questo codice probabilmente si tratta di un aspetto molto importante

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Di cosa si tratta quando si riceve un avviso di giacenza con  raccomandata codice 6951? Da questo numero è possibile risalire al contenuto della raccomandata prima che ci rechiamo presso l’ufficio Postale per il ritiro.

Se il codice riportato è 6951, allora dobbiamo prestare molta attenzione perché con ogni probabilità si tratta di versamenti che dobbiamo effettuare. Nella maggior parte dei casi è associato a una comunicazione inviata dall’Agenzia delle entrate-riscossione: in pratica quella che una volta si chiamava Equitalia.

Raccomandata di Equitalia: cosa bisogna fare

Attenzione quindi a maggior ragione adesso che la Legge di Bilancio prevede la rottamazione delle cartelle, la cosiddetta rottamazione-quater.

Ricordiamo che quando arriva una raccomandata di giacenza, significa che il postino ha provato a recapitarla all’indirizzo di domicilio ma siccome non era presente nessuno, la busta è tornata all’ufficio postale ed è possibile andare a ritirarla.

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C’è un tempo massimo di trenta giorni. Trascorso questo periodo, la raccomandata tornerà al mittente. In questo caso all’Agenzia delle Entrate, nella sezione che si occupa delle riscossioni.

Dunque se il codice indicato è 6951 si consiglia di recarsi in posta il prima possibile. In questo modo si può controllare subito di cosa si tratta, se è un debito che rientra nella sanatoria.

La Legge di Bilancio 2023 prevede che saranno sanati tutti i debiti tra il 1 gennaio del 2000 e il 30 giugno 2022 di massimo 1.000 euro, inclusi gli interessi. Il termine per presentare l’istanza di adesione alla rottamazione è fissato al 30 aprile 2023.

Dopo aver avanzato domanda, entro il 30 giugno l’Agenzia delle Entrare-Riscossione comunicherà al cittadino debitore se è stato ammesso o no. Se ci sono delle somme dovuto, riceverà anche i bollettini per assolvere al pagamento.

Come pagare

Si può procedere con il versamento con un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023 oppure in massimo 18 rate. Sia la prima che la seconda devono essere di importo pari a 10% delle somme dovute nel complesso. Le scadenze sono rispettivamente al 31 luglio e al 30 novembre 2023. Le residue sedici rate di delle diciotto, devono essere versate nei quattro anni successivi. Fissate anche queste scadenze: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.

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Chi pensa di avere probabilità di rientrare nella sanatoria, Legge di Bilancio alla mano, può controllare fin da adesso se può beneficiare.

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