Colf e badanti: arriva l’aumento di stipendio

Per colf e badanti stipendio maggiorato. Non c’è stato accordo con i datori e scatta l’adeguamento previsto dalla legge

Colf Badanti stipendio
Badante – Bonificobancario.it

L’inflazione che sta mettendo a dura prova gli stipendi degli italiani e i risparmi, ha portato anche un aumento della retribuzione per legge. Poca cosa direbbe qualcuno, ma in questo caso è meglio di nulla.

I lavoratori dipendenti del settore domestico, dal 1 gennaio 2023, hanno stipendi più alti. La misura non riguarda solo la retribuzione di base ma anche le indennità di vitto e alloggio. In alcuni casi si avrà un aumento di circa 150 euro lordi.

Tutti i contratti collettivi, non solo per colf e badanti, prevedono accordi periodici tra associazioni sindacali e associazioni dei datori di lavoro. Si discute di vari aspetti e ovviamente anche delle retribuzione.

Colf e badanti, più soldi in busta paga

Quando gli accordi non vengono raggiunti, il contratto collettivo applicato, come nei caso dei domestici, prevede degli adeguamenti automatici: è ciò che avviene in base all’inflazione.

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L’adeguamento automatico lo prevede l’art. 38 del CCNL ed è ciò che è successo in questo caso dopo tre tentativi di accordi andati a vuoto. Ora è previsto che la retribuzione minima sia adegua in misura pari all’80% della variazione del costo della vita, ossia dell’inflazione rilevata dall’Istat. Indennità di vitto e alloggio, però, sono riparametrate nella misura del 100% dell’inflazione.

L’aumento della retribuzione non è uguale per tutti. Più è alto il livello, maggiore sarà la modifica dello stipendio. Importante sarà l’aumento per i lavoratori e le lavoratrici conviventi che si occupano di persone non autosufficienti.

Per capire meglio, facciamo un esempio concreto. Per colf e badanti conviventi mensilizzati, ossia con un importo fisso al mese, gli aumenti variano fino a quasi 125 euro lordi. V aggiunta l’incidenza della tredicesima e il rateo TFR, toccando dunque quasi 150 euro lordi.

Per i non conviventi, invece, i minimi contrattuali sono previsti a ore, in base alle ore lavorate effettivamente. Chi rientra in questa categoria avrà aumenti più lievi perché di solito l’ammontare ore è più basso.

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Chi ha livello A ha un aumento a partire da 0,44 euro; 0,79 euro per uno DS. Tutto ciò quanto costerà in più ai datori di lavoro? Quasi 2mila euro rispetto al 2022.

 

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