Benzina, il governo ci ripensa: pronto il taglio delle accise

Il costo della benzina resta un tema caldo: il ministro delle Infrastrutture Salvini ha annunciato il nuovo accordo

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Adobe – Bonificobancario.it

Con l’embargo dei prodotti russi si temeva che il prezzo della benzina avrebbe avuto un nuovo rincaro. Per fortuna l’effetto non c’è stato, almeno per il momento. Anche per via di altri fattori, fare rifornimento potrebbe comunque costare di nuovo molto di più.

Oggi benzina e diesel viaggiano più o meno allo stesso prezzo, circa 1,8 euro al litro. È comunque una cifra alta. Ma se dovesse tornare diffusamente a 2,00 euro (oggi tocca questa soglia in autostrada), cosa succederà? Il governo ha un piano.

Benzina, cosa farà il governo

Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato che l’esecutivo è pronto a rispolverare la mossa voluta dal precedente inquilino di Palazzo Chigi, Mario Draghi, ossia il taglio delle accise. Questo strumento, ricordiamolo, è stato cancellato proprio dal governo Meloni nell’attuale Legge di Bilancio.

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Salvini, durante la visita a un cantiere della M4 Milano nella mattinata di giovedì 9, ha detto che l’accordo del governo prevede l’intervento se il prezzo dovesse arrivare a 2 euro a litro.

Assoutenti è però critica e ricorda che in alcuni zone del Paese la tariffa è già a 2 euro al litro in modalità servito. In specifici tratti autostradali arriva anche a 2,5 euro.

“I rincari dipendono dagli extraprofitti caricati sulla raffinazione – sostiene l’associazione dei consumatori –  oltre che dalle accise intere scattate a gennaio, e rischiano di avere ripercussioni sui listini di una moltitudine di prodotti”.

Per l’organizzazione il governo deve intervenire in altro modo, strutturalmente. Deve ridurre la tassazione sui carburanti che oggi pesa per il 57% sulla benzina e per il 50,6% sul gasolio. Inoltre si chiede una misura anche sugli extra-profitti dalle società petrolifere che si aggirano a circa 9,4 miliardi di euro solo nel 2022.

In queste ore presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MiMIT) è in corso un incontro con i rappresentanti della filiera della distribuzione dei carburanti, del MEF, del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero dell’Ambiente.

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Il Ministro Urso ha detto che in Italia non c’è stato il temuto rincaro come effetto dell’embargo russo, anzi, al contrario, c’è stata una leggere flessione.

 

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