Superbonus, riprende la cessione del credito

Superbonus, al via la cessione da parte di banche, assicurazioni e Poste. È pronto il decreto con il fondo da 4,9 miliardi di euro

Superbonus
Adobe – Bonificobancario.it

Dopo lo stop della cessione del credito, molti lavori sono rimasti a metà. Cantieri aperti e mai chiusi con i cittadini che avevano investito tanti soldi, senza vedere il frutto dei propri sacrifici. Le richieste avanzate al governo sono state esaudite e ora le imprese possono riprendere le attività.

Poste italiane, le banche e le assicurazioni ricominciano con la cessione del credito. L’ha comunicato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti nel corso della question time al Senato. L’esponente del governo ha illustrato le linee guida del decreto legge che l’esecutivo discuterà nel Consiglio dei Ministri martedì 28 marzo.

Tra le varie ipotesi sulle quali si sta lavorando non è escluso che venga eliminata la possibilità per i redditi più bassi di spalmare i crediti in 10 anni.

Superbonus, i contenuti del decreto

“Il superbonus al 110% ha rappresentato una misura straordinaria di rilancio dell’economia in una precisa fase storica”, ha detto il responsabile del dicastero. Ha aggiunto che la modifica riformula 33 emendamenti presentati sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Ha voluto soprattutto sottolineare che i problemi che ora stanno vivendo imprese e cittadini per via dei crediti incagliati e dei cosiddetti esodati non sono causati dall’attuale governo.

Il 31 marzo scade la misura ma è intenzione del governo prorogarla fino al 30 novembre. Sulle abitazioni unifamiliari e unità abitative indipendenti la proroga è al 30 giugno.

Al momento dunque la modifica al decreto. In questo modo quando il contribuente dovrà fare la dichiarazione dei redditi, potrà versare una sanzione di 250 euro.

Si tratta comunque in un provvedimento che ha natura provvisoria. Il ministro ha infatti parlato di “durata temporale differenziata” fino a quando il quadro economico non sarà più chiaro con il Documento di economia e finanza e del perfezionamento.

Il fondo sul quale si sta lavorando è pari a 4,9 miliardi di euro. Da esso è escluso il finanziamento importnate del bonus sociale. Quest’ultimo interessa moltissimo alle famiglie alle prese con il caro energetico. Infatti prevede sconti o esenzioni totali sulle bollette per quei nuclei dove l’Isee è di massimo 15mila, secondo quanto previsto dall’ultima Legge di Bilancio che ha innalzato la soglia dal precedente limite di 12mila euro.

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