PNRR, cosa cambia con la quarta rata: un terzo degli obiettivi stravolti

Il Governo guidato da Giorgia Meloni cambia 10 dei 27 obiettivi necessari per incassare, dall’Unione Europea, la quarta rata del PNRR. Ecco quali sono e come evolvono

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il famigerato PNRR, come una sorta di Araba Fenica si rigenera. Cambiano, infatti, ben 10 obbiettivi intermedi, su 27 complessivi della quarta rata. L’operazione è stata messa in atto dal Ministro Fitto, in seno alla recente riunione della cabina di Regia. Cabina convocata proprio con l’ordine del giorno di discutere queste 10 realtà e comprenderne, a metà del percorso, le possibili criticità.

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Quarta Rata PNRR (Foto Creative Commons – bonificobancario.it)

Come abbiamo appena accennato, la più recente cabina di Regia del PNRR, convocata dal ministro Raffaele Fitto, ha portato delle importanti novità. Arrivata alla quarta rata del PNRR sono stati modificati ben 10 obbiettivi intermedi dell’originale Piano di Ripresa e Resilienza. Queste modifiche andranno a toccare ben sei ministeri. Il Ministero del Made in Italy, il Ministero delle Imprese, il Ministero dei Trasporti, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero della Cultura e Politiche di Coesione ed infine il Ministero dell’istruzione.

PNRR, le dieci modifiche del Governo

Vediamo il dettaglio e partiamo con l’obiettivo che ha come sfondo il settore cinematografico. Qui nulla di grave, cambia solo il nome dell’attuatore, da Istituto Luce Studios a Cinecittà. Seconda in appello, la tecnologia satellitare. È stato, semplicemente, modificato il piano per aggiustarlo meglio agli sviluppi del mercato. Evitando così possibili sovrapposizioni con il mercato privato dei piccoli satelliti.

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Quarta Rata PNRR: Fitto e Meloni (Foto Twitter – bonificobancario.it)

La terza modifica chiama in causa gli asili nido. Non toglie posti o situazioni analoghe no, chiede però di avere più tempo per poter preparare e quindi emanare i bandi di assegnazione.  La quarta modifica tocca i trasporti, proposti ben 53 treni ad emissione zero più altri 100 per il servizio universale. Rimaniamo sui trasporti con la quinta modifica atta a toccare la sperimentazione dell’idrogeno per la mobilità ferroviaria. Come sesta questione andiamo a parlare dell’ecobonus e del sismabonus e della resa più green di questi due progetti.

Settimo argomento, c’è bisogno di più colonnine di ricarica per auto elettriche, la cabina di Regia ha quindi consentito al governo di indurre nuove gare per fornire i giusti numeri alle aree extraurbane. Ottava modifica riguarda l’impossibilità di utilizzare l’idrogeno nella procedura di riduzione diretta del ferro. La nona modifica ha come argomento l’istruzione nel mezzogiorno. La decima, ed ultima modifica, è riferita alla necessità di cambiare i termini del traguardo degli investimenti nelle imprese femminili

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