Roberto Saviano a Sanremo: zero cachet, ma mille polemiche

Lo scrittore Roberto Saviano a Sanremo questa sera per parlare dell’evento in occasione del trentennale dai fatti: un sopravvissuto: “Cosa c’entra?”

Roberto Saviano Sanremo
Roberto Saviano (Getty Images)

Sanremo 2022, nella serata di giovedì è previsto l’intervento dello scrittore Roberto Saviano. Un autore che attira di peR sé molte polemiche su un palco che le polemiche ogni anno le causa, si ritrova al centro e ne subisce gli effetti.

Un mix micidiale per il calderone mediatico. Di solito a far discutere sono proprio i compensi che ricevono gli ospiti, che siano artisti che si esibiscono o altri personaggi che intervengono sul palco per qualche minuto.

Questa volta la polemiche non riguarda i soldi perché lo scrittore, al contrario, non prenderà un euro come annunciato nel corso della conferenza stampa prima dell’inzio del Festival Stefano Coletta, direttore di RaiUno. Lo stesso ha anche svelato quale sarà il contenuto dell’intervento di Saviano: parlerà della strage di Capaci del 23 maggio 1992 cui quest’anno ricorre il trentennale.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Festival di Sanremo 2022: polemiche sul Green Pass, rischia di saltare tutto

Quel giorno con centinaia di chili di tritolo la mafia uccise il giudice istruttore Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti della scorta. Nel 2022 cade anche il 30esimo anniversario della strage di via D’Amelio avvenuta due mesi dopo per uccidere Paolo Borsellino.

Saviano a Sanremo: il commento dell’agente sovravvissuto

La presenza dello scrittore napoletano a Sanremo per parlare della strage non piace a tutti e c’è scetticismo. Spiccano le parole di Giuseppe Costanza, l’agente alla guida dell’auto di Falcone sopravvissuto alla bomba.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Sanremo 2022, quanto guadagna la Rai col Festival: cifre mai viste!

Si chiede cosa c’entri Saviano con il Festival, ha detto all’AdnKronos, mettendo in dubbio che sia opportuno parlare del fatto sul palco dell’Ariston, dicendosi perplesso. Sulla stessa falsariga il commento di Antonio Vullo, l’unico agente sopravvissuto alla bomba di via d’Amelio del 19 luglio 1992. È dell’opinione che a far voce al ricordo per quei tremendi fatti dovrebbero essere altre personalità come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Impostazioni privacy