Draghi e Franco sul Superbonus 110: truffe “tra le più grandi che questa Repubblica abbia visto”

Il Premier Mario Draghi ed il Ministro dell’Economia Daniele Franco hanno mosso un duro attacco alla misura del Superbonus 110%.

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Il premier Mario Draghi (Getty Images)

Parole forti quelle utilizzate dal Premier Mario Draghi e dal Ministro dell’Economia Daniele Franco in ordine al Superbonus 110%. La misura che avrebbe dovuto riqualificare il patrimonio immobiliare italiano, ha sin da subito mostrato delle criticità legate al suo utilizzo. Per tale ragione si sono succedute una quantità indescrivibile di norme a correzione che spesso hanno scatenato le ire dell’indotto dell’edilizia. Da ultimo l’art. 28 contenuto all’interno del Decreto Sostegni Ter con il quale è stata prevista la possibilità di cedere il credito una sola volta.

Ma adesso sarebbe giunto il momento di mettere un punto fermo alla vicenda. A breve un emendamento sarà proposto alle Camere.

Superbonus 110, duro attacco da parte del Premier Draghi e del Ministro dell’Economia

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(Thomas B. – Pixabay)

Un emendamento a mezzo del quale la misura del Superbonus sarà resa efficiente e soprattutto trasparente. Questo quanto emerso all’esito di una conferenza stampa tenuta proprio sull’argomento dal Premier Mario Draghi e dal Ministro dell’Economia Daniele Franco.

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Stando a quanto riporta Il Corriere della Sera, le due alte cariche avrebbero utilizzato toni durissimi sull’agevolazione, definendola come il mezzo attraverso il quale sono state poste in essere le “più grandi truffe che la Repubblica abbia mai visto”, perchè la norma prevede pochissimi controlli.

Ad oggi, per il 110%, sono stati stanziati 18 miliardi euro. Un plafond che sin da subito aveva acceso gli animi non soltanto per la mole, ma anche per i ripetuti illeciti commessi sfruttando lo strumento e poi scoperti dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza.

Il Premier è stato perentorio affermando che l’edilizia funziona anche senza il Superbonus. Il comparto se ne è avvalso, questo è certo, ma venendo meno la misura non di certo collasserebbe. E lo dimostra il fatto che se così non fosse, allora “tutti i Paesi starebbero a zero”.

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Draghi ha poi proseguito affermando che tutti coloro i quali si battono per questa misura, sono gli stessi che hanno predisposto il suo assetto normativo senza prevedere sufficienti controlli. Sarebbe proprio tale ultima circostanza ad aver fatto aumentare i casi di truffe: la mancanza di un sistema capillare di vigilanza sarebbe proprio alla base dell’elevato numero di frodi poste in essere.

Il Ministro dell’Economia non è stato meno duro. “Sui bonus edilizi si possono pensare ulteriori affinamenti – riporta Il Corriere della Sera- stiamo pensando di tracciare meglio le operazione” avrebbe affermato, sottolineando come di fondamentale importanza risulti scongiurare nuove ed ulteriori truffe.

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