Magnati russi, chi sono i più ricchi del paese colpiti dalla sanzioni

Magnati russi, alcuni sono famosi per gli investimenti fatti all’estero: la classifica di chi possiene i miliardi

Magnati russi
Roman Abramovich (foto Facebook)

Se la guerra la fanno i grandi e i potenti colpisce i poveri, civili che non sanno neanche come si impugna un’arma e bambini che nulla c’entrano con l’ego dei grandi, le sanzioni vogliono colpire la ricchezza della Russia e la sua economia. Un colpo da infierire si vuole dare ai magnati russi.

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha detto chiaramente che il pacchetto di sanzioni mira all’economia russa e “l’élite politica”: detto in altri termini anche i magnani russi, figura di supericco che è emersa negli ultimi trent’anni circa, da quando è caduta l’Unione Sovietica.

Ursula von der Leyen ha spiegato che sono cinque i punti principali delle sanzioni: il settore finanziario, energetivo, trasporti, finanziamento delle esportazioni e la politica dei visti. Insomma, si vuole tagliare le gambe al paese affinché lasci l’Ucraina. I primi effetti ci sono comunque già con la guerra in sé al di là delle sanzioni con il crollo del rublo.

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Magnati russi, Lisinil più ricco

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Vladimir Lisin (foto Ansa)

Tra beni in dollari congelati ed esclusione dai mercati finanziari, secondo la nota rivista Forber in questa prima settimana di conflitto sono stati già 126 miliardi di dollari tra i ricchi russi.

Nella classifica mondiale della rivista Vladimir Lisin è il 59esimo uomo più ricco del pianeta e il primo russo. Presiede il gruppo Nlmk che produce acciaio ec è una delle più grandi società soderurgiche della Russia.

Al secondo posto c’è Alexey Mordashov che conta patrimonio di 26,1 miliardi di dollari. Presidente di Severstal, ha interessi nel campo dell’energia e delle miniere.

Vladimir Potanin, patrimonio da 26 miliardi di dollari, anche lui lavora con le miniere. Quarto posto per Leonid Mikhelson, fondatore della società Novatek che estrae gas naturale.

A metà classifica c’è Andrey Melnichenko, principale azionista della Suek, azienda leader nel carbone e a capo della EuroChem che lavora con i fertilizzanti e dunque le esportazioni. Dovrebbe posedere 22,7 miliardi di dollari.

Vagit Alekperov è un petroliere e dè a capo della Lukoil che possiede la seconda più grande riserva di petrolio al mondo. Ha anche quoto minoritarie della società calcistica Spartak Mosca.

Con il patrimonio di 21,1 miliardi di dollari al settimo posto c’è Gennady Timchenko, amico Vladimir Putin con attività in vari settori, dal petrolio alla chimica.

Pavel Durov è il fondatore della famosa app di messaggistica Telegram. 17,2 miliadi di dollari dovrebbe essere il suo patrimonio. Al nono posto c’è Alisher Usmanov che tra i tantissimi investimenti è attivo anche nella Metalloinves, colosso di ferro e acciaio. Il patrimonio stimato è di 15,3 miliardi di dollari.

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Al decimo e ultimo posto della speciale classifica c’è quello che forse è il ricco russo più famoso all’estero, Roman Abrahmovic che già hanno fa ha investito della squadra di calcio inglese Chelsea. Ha quote nelle grandissime aziende di acciaio Evraz e Norilsk Nickel. Non ci sono stime sul patrimonio.

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