Criptovalute, spunta il documento dell’Agenzia delle entrate

Conoscete ogni dettaglio sulle Criptovalute? Scopriamo insieme qual è la posizione dell’Agenzia delle entrate riguardo all’argomento. 

Criptovalute come investire senza rischi
Criptovalute come investire senza rischi (Pixabay)

Da qualche tempo molti parlano di criptovalute che sono dei mezzi di pagamento virtuali corrispondenti al denaro digitale che possono essere utilizzate per qualsiasi tipo di operazione.

Sono tanti coloro che vogliono saperne di più al riguardo e conoscere, se c’è, il rapporto tra le criptovalute e l’Agenzia delle Entrate. A tal proposito l’ente ha cercato di dare delle risposte esaustive sull’argomento. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Criptovalute e Agenzia delle Entrate, qual è il il filo conduttore?

Criptovalute
criptovalute (A M Hasan Nasim – Pixabay)

Non ci sono definizioni normative di carattere generale e riguardo all’argomento, anche il diritto tributario non possiede informazioni dettagliate. Ad ogni modo l’Agenzia delle Entrate ha cercato di spiegare la sua relazione con le Criptovalute così da fare chiarezza agli utenti.

Alla fine del 2021, l’ente ha tentato di fornire dei dettagli sull’inquadramento fiscale del prelievo delle criptovalute dai cosiddetti “wallet”, considerando che ai fini dell’Irpef, per coloro che possiedono monete virtuali che vanno oltre le attività di impresa, alle operazioni virtuali vengono applicati dei principi generali che regolano tutte le azioni che hanno come  oggetto le valute tradizionali.

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Dunque, l’Agenzia delle entrate ha messo in atto un documento dove sono stati chiariti alcuni punti. Per prima cosa l’ente ha spiegato che le operazioni con valuta virtuali non vanno a creare redditi imponibili poiché manca la finalità speculativa. In secondo luogo, facendo riferimento alla circolazione dei bitcoin, si parla dell’accettazione volontaria da parte degli operatori del mercato, che, basandosi sulla fiducia, li ricevono come corrispettivo nello scambio di beni e servizi, facendo riferimento al valore di scambio; inoltre, la relazione tra valute tradizionali e bitcoin, se portata avanti  in modo professionale e abituale, rileva ai fini Iva, Ires e Irap; per finire, sotto il profilo Iva, che l’operazione si configura esente, ex art. 1 del decreto Iva.

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Per adesso si nota come il rapporto tra le operazioni in valuta virtuale e il diritto tributario sia frutto della casistica e non ci siano norme che identificano tale relazione. Qualora le Criptovalute prendano sempre più piede, sarà necessario fare ulteriore chiarezza sull’argomento.

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