Risparmio energetico, costi abbattuti con altre fonti

Risparmio energetico, il fossile fa ancora da padrona tra i consumi ma i dati riportano che l’alternativa è molto più economica

Risparmio energetico
Casa ecosostenibile (foto Pixabay)

Uno dei metodi migliori per risparmiare, questione molto cara visti gli aumenti delle bolletti di gas, luce e i rincari su qualsiasi altro genere, sono le bioenergie che possono coprire fino al 68% dell’energia da fonti rinnovabili e al 37% dei consumi del settore termico.

I dati sono dell’Associazione Italiana Energie Agroforestali (Aiel) che ha girato l’informazione al Ministero per la Transizione ecologica e il capo del governo Mario Draghi. L’Associazione ha fatto delle stime importanti che riportano senza ombra di dubbio come si possa risparmiare facendo delle scelte più ecologiche ed ecosostenibili.

Ad esempio, riscaldare una casa con legna può portare a -55% sul costo annuale che tradotto in soldi significa un risparmio di 900 euro rispettoa chi usa il metano.

Anche per il pellet sono stati fatti rilievi economici con i granuli derivati dal legno usati per le stufe e caldaie: in questo caso il risparmio medio annuo è di 700 euro (-44% circa) per un appartamento di 100 metri quadri.

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Risparmio energetico, ogni anno centinaia di euro in meno

Risparmio energetico
Aiel (foto Facebook)

Secondo il Gse (Gestore dei Servizi Energetici) nel 2020 le bioenergie hanno avuto una diffusione pari all’8,9% dei consumi totali italiani corrispondenti a 120,3 milioni di Tep, ossia le tonnellate equivalenti di petrolio. Le diverse fonti rinnovabili, invece, si attestano al 9,3%. A farne da padrona ovviamente sono ancora le fonti fossili che coprono l’88% dei consumi.

Associazione Italiana Energie Agroforestali sostiene che con le risorse di legno che oggi sono disponibili si puòcomprire fino a 16,5 Mtep di energia termica prodotta da bioenergia, contro gli 7 Mtep usati oggi, di cui 8,5 Mtep da biomasse legnose. Il totale di potenza intallata è di circa 146 GW.

L’Aiel sostiene anche che il il legno del resto (pur se non proprio pure e nelle sue diverse forme, dal cippato al pallet, sia in Italia che nel resto d’Europa è la principale fonte di energia rinnovabile.

L’associazione indica anche che i costi di gestione, prendendo sempre ad esempio un’abitazione di 100 mentri quadri da riscaldare per le stagioni autunnali e invernali, sono di circa 12 MWh.

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Una differenza sostanziale in base al tipo di combustione usata per riscaldare tutta la casa. Se si utilizza il metano ogni anno si spende circa 1.656 euro, cifra che cala fino a 925 euro con il pellet (quindi -44%). Meno ancora con la legna con un risparmio di oltre la metà, il 55%, e un costo annuo di 744 euro.

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