Bonus prima casa, se hai meno di 36 anni puoi ottenere l’agevolazione

Bonus prima casa, cosa prevede la norma che aiuta i giovani ad accedere a un mutuo: requisiti e modalità per ottenerlo

Bonus prima casa
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I bonus non esistono solo per chi versa in indigenti condizioni economiche ma anche chi decide di compiere un passo importante ma ha bisogno comunque di un appoggio.

Tra i tanti bonus previsti dalla Legge di Bilancio 2022, confermati rispetto allo scorso anno, modificati e nuovi, c’è anche il Bonus prima casa per chi ha meno di 36 anni: uno strumento utile per aiutare i giovani a lasciare l’appartamento dei genitori e per chi invece già l’ha fatto ma vive in affitto, a comprarlo.

Si è deciso di intervenire proprio sul punto dell’acquisto perché è nella maggior parte dei casi il problema principale per uscire di casa e non tanto il mantenimento, vista anche la difficoltà che si trova quando si va a bussare alla porta di una banca per avere un mutuo.

Il Bonus prima casa è infatti proprio un’avegolazione sul mutuo. Tanti sono i requisiti per ottenerlo e molte le cose da valutare.

Diciamo fin da subito che l’agevolazione può essere anche pari al 2% del valore catastale e dell’Iva al 4% se si compra una casa direttamente dal costruttore: così si trasforma in credito d’imposta sostitutiva del valore di 0,25%. Oltre all’acquisto, il Bonus può essere utilizzato anche per la ristrutturazione della casa che si va a comprare.

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Bonus prima casa
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Sono due i requisiti fondamentali: il richiedente ovviamente non deve avere più di 36 anni e un’attestazione Isee non oltre i 40 mila euro. Anche il mutuo che si vuole accendere deve avere delle caratteristiche poiché non può superare i 250 mila euro. Per la richiesta si può andare sul sito del Consap, Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici.

Altri paletti posti dalla legge è che si può comprare una casa nel Comune dove si ha la residenza e che all’interno dello stesso territorio comunale non sia in possesso di altre case.

È Previsto che non si possa chiedere il bonus più di una volta, sul punto si è dovuta esprimere anche la Corte di Cassazione. I giudici si erano espressi su casi in cui le persone sono state costrette a cambiare casa perché inabitale.

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L’ottenimento del bonus che passa per il requisito di idoneità viene valutato sotto l’aspetto oggettivo – avevano spiegato –  ma anche quello soggettivo. Quindi significa che valutare con attenzione se ci siano o meno gli standart qualitativi per poter definire una casa abitabile.

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