Tari 2022: alcuni comuni applicano sconti al 90%

Tari 2022 e gli sconti applicati da alcuni comuni: vediamo quali sono.

tari 2022 sconti comuni
(foto Instagram)

La TARI è la tassa comunale sui rifiuti introdotta nel 2014 a sostituzione delle precedenti imposte sui rifiuti come la TIA e la TARES. La Tari deve deve coprire i costi di gestione del Comune per la raccolta e il trasporto dei rifiuti, lo spazzamento e il lavaggio delle strade, il trattamento e recupero dei rifiuti e lo smaltimento dei rifiuti. Ogni Comune, in base alla quantificazione di questi costi emana il proprio regolamento con cui stabilisce le tariffe da applicare alle singole utenze domestiche e non.

Una particolarità della Tari è che è un’imposta che deve portare a saldo zero vale dire è necessario che l’ammontare riscosso dal comune deve coprire esattamente i costi senza generare ulteriori entrate. La novità è la nuova delibera di ARERA (Autorità di regolazione per Energia e Rete e Ambiente) che stabilisce i nuovi criteri da utilizzare per emanare i regolamenti comunali in tema di rifiuti a partire dal 1 gennaio 2023. Da quella data infatti i Comuni dovranno garantire una rateizzazione ulteriore dei pagamenti con rate di importo minimo di 100 euro per le situazioni particolari previste.

TARI: l’esempio del comune di Rimini

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(foto Instagram)

La Tari è dovuta da chiunque possegga locali o aree scoperte che producono rifiuti urbani. la quantificazione dell’imposta dipende dal numero di occupanti dell’immobile e quindi qualsiasi variazione in tal senso va prontamente comunicata. I comuni possono stabilire l’esenzione dal pagamento o la riduzione di quanto dovuto sulla base di alcune situazioni come ad esempio le abitazioni con un unico occupante, le abitazioni ad uso stagionale o limitato e discontinuo, le abitazioni occupate da residenti all’estero, i fabbricati rurali.

Allo stesso modo è facoltà dei Comuni stabilire delle riduzioni di pagamento  per periodi temporanei o per situazioni particolari. Il Bonus rifiuti è un’agevolazione economica che garantisce la riduzione della spesa per la Tari per i nuclei familiari in condizioni di disagio finanziario. Lo sconto è applicato automaticamente ai contribuenti con ISEE fino a 8.107,5 euro, alle famiglie numerose con ISEE fino a 20mila euro e ai beneficiari del reddito o pensione di cittadinanza.

Le regole specifiche possono venire stabilite da ogni Comune autonomamente ed è bene informarsi direttamente presso il gestore della Tari. E’ il caso del comune di Rimini che negli ultimi anni ha stanziato i fondi necessari per venire incontro alle famiglie in difficoltà. Nello specifico per l’anno 2022 si amplia la platea dei beneficiari dello sconto Tari pari al 90% previsto per i nuclei familiari. E’ stato cambiato uno dei criteri da inserire all’interno delle domande di contributo per i nuclei familiari con redditi da lavoro eliminando la dicitura “da esclusivo lavoro dipendente”. In pratica l’unico criterio che rimane per beneficiare dell’agevolazione è l’ISEE fino a 9mila euro.

Le altre categorie sono i pensionati over 60 o gli invalidi dal 74% in su senza limiti di età con valore ISEE fino a 13mila euro. Per i nuclei familiari, oltre a quelli già citati con valore ISEE sino a 9mila euro, ci sono anche quelli con valore ISEE sino a 25mila euro che abbiano al loro interno lavoratori disoccupati, titolari co.co.co e lavoratori in cassa integrazione. Lo stanziamento del Comune di Rimini pari a 245mila euro ha consentito di coprire quasi la totalità delle domande pervenute nel 2021 che raggiungerà la copertura del 100% con l’aggiunta in bilancio di 44mila per quest’anno.

 

 

 

 

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