Tasse assurde, in Italia si pagano anche l’ombra e le scale di casa

In Italia ci sono tasse assurde. Alcune sono a discrezione di ogni singolo Comune: scopriamo le più strane e odiate

Tasse
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Si dice che nella vita due cose sono certe, la sua fine, quindi la morte, e le tasse. E noi italiani lo sappiamo bene perché siamo tra i paesi europei dove se ne pagano di più. E se altri pagano cifre ancora più alte – è quasi innegabile – i servizi sono molto efficienti.

Da noi è pesantissimo il problema dell’evasione fiscale che contribuisce in modo decisivo all’aumento della pressione fiscale. A ciò bisogna aggiungere che ci sono alcune tasse che sono davvero assurde: si paga per cose incredibili.

Sono lontani i tempi in cui si scendeva in piazza per una nuova tassa (pensiamo alle rivolta napoletana di Masaniello), ma c’era comunque una situazione precedente esasperante e di estremo disagio.

Vediamo quali sono alcune delle tasse più “assurde”. Lo sa bene chi ha un’attività commerciale con una tenda, come quasi tutti i bar. Se si hanno dei tavolini all’esterno bisogna pagare l’occupazione di suolo pubblico ed è così anche se l’ombra della tenda va ad “occupare” il suolo del marciapiede o comunque della strada pubblica.

Non occorre invece pagare anche per esporre il tricolore. Eppure fino a poco fa si credeva che fosse così. Del resto, basta fare un giro per le strade quando sono in corso gli europei o i mondiali di calcio (bei tempi per questi ultimi!): chi non ha mai visto una bandiera italiana esposta dal balcone o alla finestra? E quanti hanno pagato? Quasi nessuno, ma un cittadino di Desio sì. Si tratta di un albergatore, che per anni fu vittima di una stortura giuridica, una cattiva interpretazione della norma, poiché esponeva il Tricolore e altri vessilli fuori dal suo hotel. In seguito è stato rimborsato, ma nell’immaginario collettivo la tassa sul tricolore è rimasta.

Si paga anche una tassa sulle scale. Chi per accedere nella propria abitazione ha dei gradini d’ingresso sulla strada pubblica, ogni anno deve pagare un’imposta.

Esiste anche una tassa canina. Ogni tanto un Comune la chiede, un’imposta per un amico a quattro zampe che si ha in casa come un membro della famiglia. Nulla di straordinario, può variare dai 20 ai 50 euro all’anno, ma si tratta comunque di una spesa che – visti i tempi – si eviterebbe con piacere.

Infine, come non citare le accise sulla benzina? Durante la dittatura fascista Mussolini volle la guerra coloniale invadendo l’Abissinia. Era il 1935 e ancora oggi si finanzia quell’impresa.

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